Divenuto oramai il più importante
Festival di musica colta in Europa, quello di Lucerna è un appuntamento sempre
più ricco di date in ogni stagione dell’anno. Oltre la rassegna estiva che per
un mese, da Ferragosto a metà settembre, porta nella cittadina svizzera tutte
le migliori orchestre del mondo, Berliner e Wiener Philharmoniker in
testa.
Inventata e animata da Claudio Abbado, la manifestazione si è via via articolata, quasi ricomposta, in mille altre proposte tra cui spiccano i concerti per la Pasqua, gli approfondimenti solistici e tematici, i momenti a tema. Tra quest’ultimi il Lucerne Festival torna a proporre, dal 21 al 27 novembre prossimi, la sua ricca sezione pianistica che ogni anno richiama nella cittadina della Svizzera tedesca i migliori artisti e interpreti della tastiera. L’edizione 2011 della rassegna pianistica sarà aperta da una lezione, che si preannuncia come magistrale, di Alfred Brendel sull’arte di Listz nel bicentenario della nascita del grande compositore ungherese. Brendel-Listz è un binomio che da sola vale il viaggio in terra elvetica anche se il famoso pianista austriaco – Brendel appunto – ha già dichiarato chiusa la sua carriera, abbandonando le luci della ribalta internazionale da più di un anno.
Inventata e animata da Claudio Abbado, la manifestazione si è via via articolata, quasi ricomposta, in mille altre proposte tra cui spiccano i concerti per la Pasqua, gli approfondimenti solistici e tematici, i momenti a tema. Tra quest’ultimi il Lucerne Festival torna a proporre, dal 21 al 27 novembre prossimi, la sua ricca sezione pianistica che ogni anno richiama nella cittadina della Svizzera tedesca i migliori artisti e interpreti della tastiera. L’edizione 2011 della rassegna pianistica sarà aperta da una lezione, che si preannuncia come magistrale, di Alfred Brendel sull’arte di Listz nel bicentenario della nascita del grande compositore ungherese. Brendel-Listz è un binomio che da sola vale il viaggio in terra elvetica anche se il famoso pianista austriaco – Brendel appunto – ha già dichiarato chiusa la sua carriera, abbandonando le luci della ribalta internazionale da più di un anno.
Yuja Wang |
I concerti veri e propri saranno
aperti da un recital di Yefim Bronfman il 21 novembre nella grande sala del KKL disegnato da Jean Nouvel per
poi arrivare al cuore dell’evento con l’atteso ritorno a Lucerna di Yuja Wang, la giovanissima interprete cinese che ha fatto
spalancare gli occhi e mezzo mondo dopo che il suo conterraneo Lang Lang
l’aveva già mezzo tramortito per il suo funambolismo delle sette notte ed un
virtuosismo da prestigiatore dello strumento. Forse il merito, tutto femminile,
di Yuja Wang è quello di essersi imposta (incide per la Deutsche Grammophon)
con una vena più intimista, dove la calibratura di perfezionismo e meditazione
interpretativa ha già raggiunto risultati di livello assoluto. La pianista
cinese eseguirà un programma scintillante, suonando partiture di Brahms,
Skriabine, Debussy, Albéniz, Ravel e Fauré.
Hélène Grimaud |
Un’altra data molto interessante
sarà quella del 25 novembre quando sarà di scena la francese Hélène Grimaud, altro nome roboante, oramai, del pianismo mondiale e
spesso solista nei concerti diretti dalle più note bacchette internazionali
(tra cui lo stesso Abbado). Grimaud si esibirà insieme al gruppo d’archi del
Festival di Lucerna nell’esecuzione di due concerti di Mozart e Schubert,
dimostrando ancora una volta di poter spaziare in un repertorio sempre più
vasto, senza tentennamenti.
Maurizio Pollini |
La chiusura è affidata ad un mostro
sacro dell’arte pianistica contemporanea, Maurizio Pollini che proprio a Lucerna ha dato via ad un suo progetto
speciale. Del felice sodalizio, non solo professionale, tra Abbado e Pollini si
parla da decenni come una delle vette dell’espressione musicale moderna. E un
fatto è certo: Pollini resta nel novero dei dieci grandi pianisti del mondo,
erede della qualità del suono italiano che rese celebre Arturo Benedetti
Michelangeli, tra tutti. L’amatissimo Chopin e naturalmente un omaggio a Listz:
ecco i due momenti del recital di Pollini, maestro dell’anima musicale e
interprete raffinatissimo che il pubblico di tutto il mondo ci invidia da anni.
Una vita, la sua, dedicata al pianoforte o meglio alla “Grande musica”, quella
che abbatte confini e si fa stupore e meraviglia. La magia del pianoforte solo.