Una esclusiva visita alla
manifattura Montblanc, localizzata in Svizzera a Lelocle e all'Istituto Minerva di Ricerca in Alta Orologeria, in quel di Villeret, è stata l’occasione per verificare l'impegno, la passione e la qualità
che Montblanc sta impiegando nel campo dell'orologeria.
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La sede di Lelocle |
Avendo come guida la Watch
Culture Project Manager Lara Doddi, è iniziato un percorso all’interno della
manifattura, sita nella magnifica villa in stile, a partire dagli uffici
progettuali. E' stato possibile ammirare tutta la fase creativa del Twinfly,
visionando potenti programmi di progettazione, analisi e verifica, fino ad
arrivare al primo stampo, ai prototipi ed alle varie casse. Personale
competente e disponibile ha illustrato le problematiche poste da ogni singola
variazione di creazione, con una particolare attenzione alle anse scheletrate,
che della cassa sono una delle componenti fondamentali.
Si è passati poi alla
manifattura vera e propria, che si può dividere in due parti: la prima dove sono stati illustrati tutti i macchinari di ultima generazione, con
dimostrazione pratica del funzionamento. Solo con questo tipo di esperienza si
può capire cosa si intende per “regolazione micrometrica”.
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La manifattura |
La seconda parte della
manifattura, sebbene continuazione della prima, è invece strutturalmente
differente: se in precedenza gli orologiai effettuano operazione in stretto
contatto con macchinari di precisione, ora troviamo orologiai che svolgono
funzioni completamente a mano, senza alcun ausilio se non il classico monocolo,
e dove vengono montati i pezzi sulla platina, già pre-montata nel precedente
reparto. Gli orologiai, completamente intercambiabili nelle singole funzioni,
in questa zona della manifattura arrivano fino all'inserimento del calibro
nella sua interezza della cassa, con le ultime regolazioni, verifiche e lucidature.
Ora il segnatempo può passare ai test di laboratorio, ma questa è un'altra
storia...
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Da qui nasce la spirale |
Successivamente, ci si è
trasferiti nella tranquilla cornice di Villeret, villaggio i cui abitanti sono
pressoché tutti impiegati in una delle tante manifatture presenti in zona. Qui è
iniziata una seconda visita alla manifattura Minerva (nella foto di apertura), di taglio completamente differente da quella del
mattino. Richemont, donando a
Montblanc la manifattura Minerva, ha certamente colto nel segno, riuscendo sia
a preservare un'antico marchio che altrimenti avrebbe rischiato di scomparire,
sia al tempo stesso dando linfa nuova a progetti di alta manifattura, come le
più antiche maison. Sono stati così acquisiti gli archivi originali, gli stampi
e i macchinari meccanici di esclusiva proprietà Minerva, con un valore
elevatissimo in termini qualità del prodotto finale.
Il maestro Demetrio Cabiddu ha
illustrato tutti i singoli passaggi di creazione di un segnatempo, a partire
dal prodotto grezzo, mostrando alcuni particolari, quali la sequenza di
creazione delle spirali, assolutamente affascinanti. Anche i laboratori di montaggio e rifinitura
sono assolutamente avvincenti: gli orologiai, assemblano e rifiniscono a mano con
lime personalizzate gli orologi con passione e precisione maniacale, il cui
risultato è ammirevole.
Minerva dunque produce i
propri singoli pezzi dal materiale grezzo, crea prototipi e li consegna ai
propri fornitori perché si rendano conto della fattibilità di certe idee, crea
movimenti esteticamente belli,
concettualmente innovativi e che stanno certamente conquistando una cospicua
fetta di pubblico.
Stefano Carazzali