Prius, un modello che ha fatto la storia della mobilità
ecologica, tanto da essere 'immortalato' al cinema anche da Russell Crowe in 'The next three days', diventa la prima famiglia di veicoli full hybrid disponibile sul
mercato. Al modello tradizionale si affianca ora la Prius+, il primo full
hybrid sette posti già in vendita in questi giorni in tutta Europa,
mentre appena dopo l'estate arriverà anche Prius Plug-in.
Nello
specifico, la Prius+ è un’automobile nuova, il cui design è stato rivisitato in
ogni singolo aspetto. E come suggerito da quel "+" ora offre un significativo
incremento dello spazio, pur mantenendo dimensioni abbastanza compatte per
ottimizzare la performance aerodinamica. Rispetto al modello standard, la
Prius+ è più lunga di135 mm, più larga di 30 mm, più alta di 85
mm e ha un passo più esteso di 80 mm, dimensioni che hanno reso
possibile la sistemazione di sette persone su tre file di sedili.
Proprio per ottimizzare l’efficienza aerodinamica della Prius+,
è stata prestata particolare attenzione alla convergenza del flusso dell’aria
proveniente dal tetto e dalle fiancate. La vettura tende infatti a restringersi
progressivamente verso la coda del veicolo, con il flusso dell’aria che viene
reso più uniforme dallo spoiler sul tetto, dalla forma aerodinamica dei gruppi
ottici posteriori e dalle superfici verticali ai lati del paraurti
posteriore. La presenza del sistema
Hybrid Synergy Drive è sottolineato dal colore blu delle decorazioni dei fari e
dello stemma Toyota oltre che dal badge ‘Hybrid’ presente sul parafango
anteriore. La nuova Prius+ è disponibile in sette colori esterni, tra cui
l’esclusivo White Pearl. I cerchi in lega da 16” con copriruota
aerodinamico e quelli da 17” in lega d’alluminio presentano entrambi
esclusivi pneumatici con resistenza al rollio ridotta del 5% rispetto a quelli
che equipaggiano la Prius.
Come è ovvio per una vettura
elettrica, il cuore di tutto ruota attorno al sistema full hybrid di
Prius+ che dispone di un motore termico da 1,8 litri unito ad
un potente motore elettrico "spinto" da una batteria agli ioni
di litio di ultimissima generazione (anche per le sue dimensioni
ridotte). Questo sistema HSD utilizza la potenza congiunta del
motore termico e di quello elettrico, oppure di uno solo di essi, massimizzando
l’efficienza delle due unità e ottenendo il miglior bilanciamento possibile tra
prestazioni e consumi che si attestano sui 4,1 litri/100 km nel ciclo
misto. Secondo il costruttore su per un percorso quotidiano medio il
motore elettrico è attivo per oltre il 40% della durata del viaggio. E questo
dato può fare la differenza. Durante la decelerazione e la
frenata, poi, il motore elettrico agisce come fosse un generatore ad alta
potenza per consentire la frenata rigenerativa. L’energia cinetica, che va
solitamente a dissiparsi come calore, viene recuperata come energia elettrica
da immagazzinare nella batteria.
Daniele Vaninetti