Richard Mille è un marchio
relativamente giovane, con una dozzina
d'anni di produzione, ma il proprio fondatore - da cui la maison prende il nome
- quando decise di produrre ed immettere sul mercato un proprio orologio, aveva
già maturato 40 anni d'esperienza, sia come direttore commerciale di varie case
leader di mercato, sia come consulente esterno di altri grandi marchi.
Non c'è dunque da stupirsi
se, dopo tanta esperienza, è stata data vita ad una serie di segnatempo che fin
da subito fecero scalpore. La filosofia creativa di Richard Mille persegue
l'obiettivo di stupire, non solo per le casse innovative nei materiali oltre
che nelle forme, non solo per i meccanismi, sempre di altissimo livello, ma
anche per le soluzioni adottate, spesso applicate ad orologi che potrebbero apparire semplici, ma che in realtà presentano un grado di
difficolta ragguardevole.
Preso inizialmente spunto
dalle maggiori espressioni di tecnologia dell'uomo, automobile ed aereo,
Richard Mille ha effettuato “escursioni” nel campo della nautica, e da qualche
tempo dedica le proprie creazioni a personaggi famosi o dello spettacolo, come
Pablo Mac Donough, Bubba Watson o Michelle Yeoh, per citarne solo alcuni. Una
delle ultime creazioni è il Dragon Jackie Chan, ovviamente ispirato al
calendario cinese, ma che presenta caratteristiche spesso trascurate per
via del seppur affascinante quadrante.
Se, come detto, la base
d'ispirazione deve essere la volontà di stupire l'appassionato od il
collezionista, ecco che allora sono stati studiati ed applicati concetti e
materiali, inediti e raffinatissimi.
La platina, base che
sostiene l'intero meccanismo, è realizzata in “Black Onyx”, un materiale
in quarzo
calcedonio criptocristallino composto da biossido di silicio, capace di deviare
le fonti d'energia dannose creando una maggior stabilità nei meccanismi. Il
tourbillon, posto ad ore 6, poggia su ponti realizzati in titanio grado 5 con
trattamento in PVD, garantendo grande rigidità e quindi un'assoluta precisione.
Il bilanciere, creato in Glucydur con 2 bracci e 4 viti di regolazione, è ad
inerzia variabile, garanzia di una maggior precisione e durata cronometrica ed
unitamente ad un bariletto in Chronifer (acciaio temperato antimagnetico senza
nickel) permette un guadagno del 20% di carica.
Anche la riserva di carica,
da oltre 48 ore, è un'innovazione: è leggibile tramite una riga rossa
posizionata su una ruota del meccanismo posta fra il 10 e l'11, quindi senza
una lancetta dedicata. Le lancette di ore e minuti sono decentrate al 12 e
ridotte in dimensioni, col treno delle ruote in piena vista.
Il calibro RM 057, con 21
rubini e a 21,600 A/h, è inserito in una cassa in tre pezzi in oro rosso o
bianco, tenute insieme da 20 viti in titanio che garantiscono, anche grazie a
due O-Ring “Nitril”, una tenuta fino a 50 metri . La forma della cassa così
arcuata, permette una vestibilità ottimale, ma rappresenta un'ulteriore
difficoltà da realizzare, in quanto la particolare forma obbliga a numerose ed
ulteriori messe a punto del meccanismo rispetto al normale.
Se dunque al primo approccio, su questo esclusivo modello, prodotto in soli 36 pezzi unici rifiniti a mano, è ovviamente il dragone a risaltare, il vero cuore lo si può trovare più in profondità, nei materiali usati e
nelle tecniche di alta orologeria utilizzate.
Stefano Carazzali