Non c’è che dire: quando i francesi ci si mettono sono un esempio da seguire. E quando riescono a fare le cose insieme sono forse i migliori d’Europa per gioco di squadra e per autopromozione. Con un tocco di grandeur e di genialità messe insieme. Ancora una volta bisogna partire dalla Capitale dove è stata varata la carovana della gastronomia francese: per una settimana, dal 17 al 23 settembre, i più grandi chef transalpini, da Alain Ducasse (3 stelle Michelin) a Anne-Sophie Pic (2 stelle Michelin) e Alain Frenchon (3 stelle Michelin, nella foto di apertura l'Epicure di Parigi), a turno, serviranno le loro pietanze in un bus-ristorante itinerante che farà tappa nei luoghi più suggestivi della "Ville lumiere".
Il Bistrot di Anne-Sophie Pic a Valence |
Ma questo è solo l’inizio visto che il tour parigino –
organizzato in collaborazione con il Comune, il ministero dell’Economia e il
Collegio culinario di Francia – si inserisce nella manifestazione «Tous au
restaurant», una grandiosa kermesse che per il terzo anno consecutivo coinvolge
oltre 700 indirizzi culinari di tutta la nazione, da Nord a Sud, da Est a
Ovest, nessuna Regione esclusa. L’esclusività di "Tous au
restaurant", ma anche la sua popolarità, sta nel fatto che insieme ai
grandi nomi (Grand chef, Tables Gourmand o remarquables, Vins de France ecc.)
scendono in campo le truppe scelte - stellate o meno - e i nomi emergenti di un
mondo dove tradizione e passione l’hanno definitivamente spuntata su
innovazione e sperimentalismo anche se cenare ad un tavolo de "Le Jules
Verne", a 125 metri
di altezza in cima alla Torre Eiffel, non rientra né nella prima né nella
seconda categoria. Potenza di "Sua Maestà" Alain Ducasse e dei suoi
"fornelli globali".
La formula della rassegna transalpina, d’altra parte, è
quanto mai semplice e invitante: «Un piatto pagato, il secondo offerto»,
secondo lo slogan «il vostro ospite è il nostro ospite». «Parigi è la prima
destinazione turistica al mondo – ha spiega l’assessore al Turismo della
metropoli, Jean-Bernard Bros -. Attraverso questa iniziativa la città vuole
imporsi come destinazione gastronomica di riferimento. L’obiettivo è promuovere
la cucina francese, contribuire alla sua diffusione, e esprimere la sua
diversità, vitalità e creatività. Si tratta anche di democratizzare l’accesso
alla gastronomia e ai ristoranti, e dare la possibilità ai giovani di scoprire
una cucina alternativa al fast food o alla pizza». Discorso impegnativo,
quest’ultimo, più facile da affrontare se, appunto, ci si spinge oltre
l’Ile-de-France vero l’Atlantico o verso Sud, tra Provenza e Costa Azzurra.
Insomma il centro e la periferia alleati.
Le Jules Verne di Alain Ducasse sulla Tour Eiffel |
Tra i ristoranti protagonisti di questa grande festa
nazionale della gastronomia compaiono, a Parigi, "Le Jules Verne" e
"L’Epicure" dell’Hotel Bristol, il regno di Eric Frenchon, mentre nel
sud della Francia, a Valence, l’appuntamento è con il "Bistrot" di
Anne-Sophie Pic. Ad Annecy c’è il "Clos des Sens" di Laurent Petit e
a Bordeaux il "Gabriel" diretto da Francois Adamski. Ma sono solo
alcuni nomi dell’armata pacifica e deliziosa pronta a dar bella mostra di sé
anche nei migliori bistrot o nelle più invitanti brasserie doc sparse un po’ in
tutto il Paese. Ma l’eccellenza avanza anche con Sébastien Chambru de "Le
moulin de Mougins" o con Olivier Da Silva ("Les Jardins
d’Epicure") e ancora con Patrice Hardy ("La Truffe Noire") e
David Rathgeber ("L’assiette"). Impossibile citare tutti. Che la
festa cominci!
Daniele Vaninetti
Prenotazioni sul sito internet www.tousaurestaurant.com.