Grazie ad Omega abbiamo avuto al polso l'esclusivo Planet Ocean 600M, l'orologio indossato da
Daniel Craig nel nuovo film di 007 Skyfall. Da anni James Bond si
avvale, durante le proprie missioni, di un fedele compagno marchiato Omega, che
spesso ha incorporato al proprio interno – purtroppo per la sola versione
cinematografica – un gadget particolare. L'orologio ci è arrivato direttamente dalla produzione, e
le primissime impressioni sono state la
consapevolezza di indossare un pezzo che al cinema vedranno milioni di persone,
certamente si ha al polso un segnatempo che non passa inosservato.

Ci si abitua comunque velocemente a peso e dimensione, e dopo qualche giorno al polso non ci
si fa più caso, salvo per il fatto che è una sicurezza: ultra preciso, non
necessita di alcuna regolazione, robusto agli urti, resistente a qualsiasi contatto con l'acqua, e con quadrante apprezzabile di
giorno quanto estremamente visibile di notte. Insomma il 600M ha tutte le
caratteristiche per soddisfare sia necessità più estreme del normale, sia gli amanti
della tecnica più pura.


Esteticamente il segnatempo
ci è piaciuto parecchio: quadrante nero, indici misti a bastoni e numeri, lancette
di ore e minuti a "freccione", lancetta dei secondi con l'estremità
marcata rossa e finestrella della data ad ore 3: tutto è ben chiaro e
leggibile, in maniera semplice ma efficace, come deve essere quando si vivono
situazioni difficoltose, impegnative e di stress.
Nel complesso il 600M è il
compagno ideale per chi pratica sport di ogni tipo, per persone di carattere
che non accettano compromessi e che amano avere un compagno di avventure che
non li tradisca, qualunque sia la situazione.
Per gli appassionati ed
amanti degli orologi della serie di 007, Omega ha previsto un evento
particolare: il 17 novembre in occasione dell'anniversario dei dieci anni della
boutique Omega di Milano - la prima in Italia - verranno esposti i pezzi storici
del Museo, inclusi gli orologi gadget indossati da Pierce Brosnan nei film
Goldeneye, Tomorrow never dies, The world in not enough, Die Another day.
Stefano Carazzali