Rado ha abituato gli
appassionati del settore a creazioni in ceramica sempre più accattivanti: fin
dai primi anni ottanta iniziarono le ricerche sull'utilizzo di questo
materiale, sfociate fra il 1986 ed il 1996 nel lancio di bracciali innovativi
anti-graffio e successivamente di casse che, con le loro lavorazioni satinate e
lucide, affascinarono il mondo. Il design aggressivo ed accattivante nonchè la
ricerca di materiali innovativi sono alla base dell'Hyperchrome di Rado.
L'abbondante utilizzo della
ceramica nera hight-tech, per cassa e cinturino, unita ad inserti in acciaio
specchiato conferisce un alto grado di sportività ma al tempo stesso di
eleganza. Dotato di generosi contatori, il quadrante risulta particolarmente
leggibile, con i dati estremamente chiari e di facile ed immediata
acquisizione. Le lancette, rodiate e luminescenti, sfruttano il forte contrasto
con lo sfondo nero per una facile lettura in qualsiasi condizione sia di pieno
sole, sia con luce più fioca.
La vestibilità ed il confort
sono ai primi posti, il peso complessivo è stato correttamente calibrato e
dunque non si prova mai quel senso di eccessiva pesantezza che capita di percepire
con altri segnatempo, malgrado la cassa sia della generosa dimensione di 45 mm , di tutto rispetto
dunque.
Una minuscola ancora rodiata e ben visibile, che viene infatti ripresa sul quadrante ad ore 12, subito sopra il nome della casa di Lengnau, con la particolarità di essere anch'essa mossa dal calibro, e quindi in costante rotazione. L'utilizzo della ceramica hight-tech ha la doppia valenza di garantire grande robustezza e resistenza a graffi e scalfitture: avere al polso un segnatempo con varie superfici inscalfibili rappresenta una sicurezza.
La ceramica trasmette un
certo fascino, sia per il materiale abbastanza inusuale, sia per la lucentezza.
I progettisti hanno poi associato a tale materiale elementi opachi, quasi a
smorzarne la caratteristica primaria, ma conferendo molta eleganza all'insieme:
la corona è ricoperta di caucciù, così come lo sono le parti laterali dei
pulsanti del crono e la corona di regolazione dell'ora, su cui spicca l'ancora
simbolo della maison.
Il calibro interno adottato
è un ETA 2894-2, personalizzato Rado, a 25 rubini, riserva di carica da 42 ore,
meccanico automatico grazie ad una massa oscillante bi-direzionale.
Il quadrante presenta indici
rodiati ed applicati, datario fra il 4 ed il 5, contatore dei piccoli secondi
al 3, secondi crono centrali in asse con ore e minuti, contatore dei 30 minuti
e delle 12 ore rispettivamente al 9 ed al 6.
Vetro zaffiro superiore così
come per il fondello, costituito dalla parte esterna in ceramica nera e lucida
come il resto dell'orologio e dotato di oblò che permette di vedere il
meccanismo e il rotore: quest'ultimo, di colore nero con inciso la scritta
(rodiata) del nome della maison appare di forma insolita, molto ridotta, quasi
essenziale e molto gradevole alla vista, ma comunque assolutamente funzionale
col proprio scopo. Durante la prova, mai si è posto un problema di mancanza di
carica, confermando l'affidabilità generale di questo segnatempo.
L'HyperCrhome è stato creato
anche in una versione prettamente femminile, con candida ceramica usata per
cassa e bracciale, unita ad inserti in acciaio PVD dorati, che conferiscono
grande charme e spiccata femminilità, unita ad una cassa da 36 mm, leggermente
più piccola del modello da uomo. Spiccatamente più glamour, il modello
femminile garantisce anch'esso durevolezza per i materiali utilizzati,
affidabilità del meccanismo, modernità per il design.
Stefano Carazzali