Il 29 gennaio del lontano 1969, a causa delle forti
pressioni provocate dalla trivellazione del fondo marino, una piattaforma
situata a circa 10
chilometri dalla costa in prossimità della città di
Santa Barbara, in California, esplose. Un milione di metri cubi di petrolio si
riversò in mare, con effetti devastanti, su fauna e flora marina. Il 22 aprile 1970, anche grazie all'accorato appello del
senatore americano Gaylord Nelson che diede voce a 20 milioni di
preoccupatissimi cittadini statunitensi, si tenne il primo Earth Day, la
Giornata Mondiale della Terra. Da allora ogni 22 aprile ben 174 nazioni al
mondo celebrano tale evento di portata internazionale.

Dal 2011 Omega ha iniziato una collaborazione con la
fondazione,, per preservare gli oceani dai tanti pericoli che li minacciano; il
frutto di tale cooperazione, fra le altre cose, è l'uscita del
film-documentario “Planet Ocean” diretto da Yann Arthus-Bertrand e Michael
Pitiot: creato per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di salvaguardare
gli oceani e di come sia necessario adottare uno stile di vita e abitudini
consone al sano mantenimento del pianeta marino. Il film presentato in
anteprima all'Earth Summit 2012, tenutosi lo scorso giugno a Rio de Janeiro,
sarà in distribuzione tramite Universal Pictures da mercoledì 24 aprile sia in
versione DVD sia in versione blu-ray.
Con l'occasione Omega ha anche voluto creare un orologio
dedicato alla fondazione, appunto il Planet Ocean 600M GoodPlanet. Con cassa da
43,5 mm,
valvola dell'elio sul lato sinistro alle ore 10, con vetro zaffiro - bombato
sul quadrante, piano sul fondello - resistente fino a 600 metri di profondità,
il GoodPlanet accentua ancor di più il proprio DNA da subacqueo.

Il calibro adottato, 8605 automatico coassiale a tre livelli
e molla del bilanciere in silicio Si14, vanta una garanzia di ben 4 anni, che
la maison fornisce grazie all'alta affidabilità ormai raggiunta dai propri
meccanismi. Definiscono ulteriormente la sportività di questo segnatempo
il bracciale completamente in acciaio oppure in caucciù blu a richiamare il
quadrante.
Stefano Carazzali