Gli orologi che appartengono, per merito e per la loro
stessa natura, alla categoria dell'alta orologeria, sono riconosciuti a prima
vista dagli esperti, poiché emanano un fascino particolare, intrinseco alla tecnica
che mostrano di possedere e per la grande classe con cui incantano. Per
raggiungere un tale livello bisogna avere varie doti: una propria storia ben
radicata, delle convinzioni e tradizioni fortissime, oltre ovviamente alla
grande, grandissima capacità tecnica. Tutte queste caratteristiche furono
riunite sotto il concetto di “manifattura” dal fondatore di Zenith, Georges
Favre-Jacot, che nella medesima location riuscì a concentrare tutti i mestieri
legati alla creazione di un orologio, fino al 1865 totalmente separati.
La precisione assoluta è un'ossessione continua per tutte le maison di orologeria, una costante ricerca della perfezione che viene spesso sviluppata attraverso studi ed applicazione di soluzioni differenti che dovrebbero portare al medesimo risultato. Tre sono gli elementi che necessitano di essere governati per poter controllare la precisione di un orologio: la forza di gravità, l'isocronismo e l'alta frequenza del bilanciere per la misurazione del tempo.
La ricerca della precisione assoluta della casa di Le Locle
è un iter che i vertici stanno perseguendo da tempo: i risultati sono sotto gli
occhi di tutti, con un'evoluzione sempre di maggior livello e prodotti sempre
più eclatanti. Nel 2011 il marchio è stato premiato al Grand Prix d’Horlogerie
di Ginevra nella categoria degli orologi con complicazioni, per il nuovo
meccanismo denominato Gravity Control, figlio di uno studio
quinquennale a cui è seguito, dopo il premio, un altro biennio di
perfezionamento e messa a punto.
Ora questo sistema destinato a rivoluzionare il mondo
dell'orologeria, viene definitivamente utilizzato sul Academy Christophe Colomb
Hurricane, chiaro triburo allo scopritore dell'America. Il meccanismo
si basa sul criterio della sospensione cardanica, tanto cara e utilizzata nel
mondo della marina, di cui Zenith ha avuto grande tradizione in passato. Mentre
i tradizionali tourbillon od anche quelli di più recente invenzione quali gli
inclinati o multiasse, correggono costantemente gli errori dovuti alla forza di
gravità, ma si trovano in posizione orizzontale per pochi attimi, dovuti ai
naturali movimenti del polso, questo nuovo meccanismo giroscopico
autoregolatore è sempre in posizione orizzontale, organo regolatore e
scappamento inclusi.
La straordinarietà del gravity control, posto sotto una
piccola cupola di cristallo a ore 6, si trova non solo nelle ridotte
dimensioni, vista l'alta complessità in sé, ma anche e soprattutto nella
quantità degli elementi che lo compongono, ben 173, a cui si aggiungono
altri 181 elementi per la restante parte del meccanismo, catena esclusa, che da
sola consta di 585 parti. In complesso questo segnatempo è composto da 939
elementi, rendendo ancora più chiaro, se necessario, quanto sia imponente il
sistema creato dalla maison di Le Locle.
La catena è la seconda componente che permette di
raggiungere la massima precisione possibile, correggendo l'isocronismo, insito
in tutti gli orologi. Tale fenomeno si verifica verso la fine della riserva di
carica, quando la tensione della molla cala e dunque si verificano interferenze
di forze nella normale marcia. L'introduzione della catena, col suo
trascinamento costante, senza sbalzi o sussulti, garantisce una forza costante
per tutto il periodo di carica, anche quando si va esaurendo. Certamente è
stato necessario progettare un sistema di arrotolamento di una certa
complessità e soprattutto affidabilità. Tale sistema è ben visibile sul
quadrante: ad ore 12 troviamo l'indicazione di ore e minuti, mentre un livello più
sotto si trova, fa il 10 e l'11 il bariletto e fra il 2 ed il 3 un cono tronco
dove si avvolge la catena. Ad orologio scarico, la catena, sottile ma
capace di sostenere una forza di trazione di oltre 3 kg, è completamente avvolta
intorno al bariletto; pochi attimi, pochi gesti di ricarica sulla corona e la
catena si avvolge sul fuso, tendendo la molla del bariletto e trasmettendo la
forza motrice necessaria ai ruotismi dell'orologio. Il cono, a sezione tronca,
ha richiesto particolari progettazioni, scanalature, e ben sette fasi di
costruzione, generando infine un capolavoro di meccanica.
Il terzo ed ultimo elemento caratteristico di questo calibro
è l'alta frequenza di pulsazioni, che raggiunge l'eccezionale valore di 36,600
A/h per un movimento Zenith calibro 8805, carica manuale, da 55 rubini,
incorporato in una cassa in oro rosa da ben 45 mm.
Il quadrante, anch'esso in oro, presenta come detto ore e
minuti decentrati al 12, ore in numeri romani in lacca nera e lancette in
acciaio azzurrate riserva di carica da 50 ore al 3, piccoli secondi al 9 -
entrambi con quadrantini lavorati guillochè a mano e leggermente bombati - e la bella quanto straordinaria gabbia
giroscopica al 6, il tutto protetto da vetro zaffiro capace di tenuta fino a
tre atmosfere. Medesimo vetro zaffiro è presente sul fondello, a mostrare parte
del treno di ruote, la platina in oro ed il mappamondo, con funzione di
contrappeso del gravity control, inciso a laser, in oro rosa, chiaro
riferimento a Cristoforo Colombo.
Completano l'orologio il cinturino in pelle di coccodrillo
con tripla deployante in oro rosa.
Prodotto in edizione limitata a 25 esemplari.
Stefano Carazzali