"Les Légendes de Bugatti": Jean-Pierre Wimille


Bugatti, il celebre marchio francese appartenente al Gruppo Volkswagen, celebra i suoi "eroi" con una serie esclusiva della Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse. L'edizione speciale è denominata "Les Légendes" e viene aperta con un omaggio (in tre soli esemplari) a Jean-Pierre Wimille, campione e collaudatore la cui personalità è indissolubilmente legata alla storia della casa automobilistica nata nel 1909 quando l'italiano Ettore Bugatti la tenne a battesimo a Molsheim, in Alsazia, una regione restituita alla Francia dal Trattato di Versailles (1919). Nato a Parigi il 26 febbraio 1908, figlio di un giornalista, vincitore di due edizioni di Le Mans ma anche del mitico - allora - Grand Prix d'Algerie nel 1933, Wimille ha segnato buona parte degli anni d'oro dei successi in pista della Bugatti, uno dei pochi marchi automobilistici ad avere delle origini artistiche secondo il famoso motto, mai tramontato, "Arte, Forma, Tecnica".



La Bugatti Veyron 16.4 Grand Sport Vitesse Legends sarà poi dedicata ad altri cinque nomi ed altrettanti personaggi protagonisti dell'epopea di questo costruttore e sperimentatore delle nuove frontiere delle quattroruote che ha attraversato, trasversalmente e da Sud a Nord, il Novecento automobilistico europeo, imponendosi nel firmamento delle corse mondiali oltre che nell'immaginario collettivo di tanti sportivi ed appassionati. Avremo, dunque, cinque declinazioni della Veyron 16,4 Grand Sport Vitesse, oltre a quella intitolata a Wimille, tutte uniche così come è unico il primato raggiunto dalla Veyron 16.4 sulla pista di prova VW di Ehra-Lessien: 404,8 km/h, a confermare che siamo di fronte alla "più veloce roadster di serie".

La Bugatti Veyron 16.4 è commercializzata da otto anni ma la "Legend Jean-Pierre Wimille" ha un valore aggiunto tecnico, oltre che storico. Per cominciare è rifinita con una verniciatura dalla doppia tonalità: blu chiaro e blu fibra di carbonio. Un rimando di colori e di stile alla celebre 57G Tank con la quale proprio Wimille, e il suo copilota Robert Benoist, trionfarono nella 24 Ore di Le Mans del 1937. E qui rientra in gioco il passato glorioso quando le tinte blu chiaro caratterizzavano, e distinguevano, le vetture da corsa transalpine da tutte le altre. Aggiunge Achim Anscheidt, capo dei designer di Bugatti: " Anche i materiali e dettagli degli interni si ispirano direttamente alla macchina di quegli anni, unendo tra loro l'estrema sportività del prodotto Bugatti al lusso di un comfort moderno. Ridisegniamo l'autenticità sportiva del passato con le linee di oggi".  Non ci sono novità, rispetto alla versione base, per il propulsore W16 da 8 litri capace di erogare l'incredibile potenza di 1200 cavalli, accelerando da zero a 100 chilometri in appena 2,6 secondi.
Jean-Pierre Wimille
La "Légende Bugatti Jean-Pierre Wimille" sarà svelata al grande pubblico durante le giornate californiane del Concours d'Elegance di Pebble Beach, una delle vetrine più esclusive per i grandi nomi della storia dell'automobile come simbolo di bellezza, alta fattura artigianale, lavoro dell'uomo e passione d'autore. Antiche e nuove frontiere.


Daniele Vaninetti