Viaggio a Weimar per il Bachfest 2014

I dodici violoncellisti dei Berliner
Si annuncia come un evento mel segno della grande musica e nel nome della cultura tutta. E' il Bachfest (30 aprile- 4 maggio 2014) di Weimar, città strettamente legata alla famiglia Bach. E proprio l'anno prossimo, in questo che è uno dei più famosi "borghi storici" di tutta la Germania, si festeggerà il 300° anniversario della nomina di Johann Sebastian a maestro di cappella della corte e della nascita di suo figlio Carl Phillip Emanuel.


Con il Bachfest, la città della Turingia offrirà percorsi dedicati, concerti di musica classica e da camera, la notte bianca (3 maggio) con programma a sorpresa e "Reflections in jazz" (1° maggio), serata d`improvisazione della musica di Johann Sebastian sulle note del jazz. Poi il gran finale con l`esibizione dei 12 violoncellisti dei Berliner Philharmoniker che quando suonano insieme sono una vera esplosione di virtuosismo, fantasia interprativa, capacità di spaziare in mille mondi tra cui le colonne sonore di Ennio Morricone.

D'altra parte Weimar è storia per eccellenza. Goethe e Schiller, Herder e Wieland, Nietzsche, Fürnberg, Liszt, Bach, Cornelius, Gropius, Feininger, Klee, Itten... sono solo alcuni dei celebri nomi di casa in questo vero e proprio gioiello della storia delle arti europeee. Il Classicismo di Weimar e il Bauhaus sono ancora oggi fari per il mondo culturale che per queste vie e piazze si espresse in maniera armonica e assai copiosa.Questo movimento durò solo 50 anni, tuttavia diede corpo a una delle epoche culturali più straordinarie della storia europea. Tutto incominciò con la duchessa Anna Amalia, che chiamò nella sua piccola città, lontana dalle corti più grandi e potenti, poeti e pensatori la cui fama è ancora oggi indissolubilmente legata al nome di Weimar.



palazzo Belvedere a Weimar
Testimoni del periodo del Classicismo a Weimar sono soprattutto le abitazioni e gli studi dei poeti e dei loro mecenati: le case di Goethe e Schiller, i castelli Belvedere, Ettersburg e Tiefurt con gli ampi parchi, i luoghi in cui lavorò Herder, il palazzo Wittumspalais, in cui si incontravano gli illustri poeti, la famosa biblioteca Anna Amalia e il cimitero storico con la tomba dei principi, in cui riposano i sarcofaghi di Goethe e Schiller. La proclamazione della Weimar del Classicismo come patrimonio dell'umanità dell'Unesco fu anche motivata con l'importanza che gli edifici e i parchi del periodo di massima fioritura del Classicismo rappresentano per la storia dell'arte e con il ruolo della città come centro culturale nel tardo XVIII secolo e nei primi anni del XIX secolo.


la casa di Schiller a Weimar
Tra le principali testimonianze del periodo del Classicismo vanno ricordate la famosa biblioteca della duchessa Anna Amalia, che dopo il terribile incendio del 2004 è stata restaurata tornando al suo antico splendore, la casa barocca di Goethe, che si affaccia sulla piazza Frauenplan e in cui il poeta visse quasi 50 anni, mentre il nome di Friedrich Schiller indissolubilmente legato agli undici anni della collaborazione con Goethe, una stagione consideratia come il picco di questa splendida epoca. Schiller trascorse gli ultimi anni della sua vita in una casa borghese sulla via allora nota come Esplanade. Oggi il suo domicilio è arredato con mobili in parte originali e la mostra permanente "Schiller in Turingia" consente ai visitatori di scoprire la vita e le opere di questo straordinario poeta.


monumento a Geothe a Weimar
Anche Franz Liszt, il geniale virtuoso, si era stabilito a Weimar nei periodi in cui non era impegnato nelle sue lunghissime tournée. Aveva scelto di abitare nell'ex stabilimento del giardiniere di corte all'entrata del parco, edificio oggi trasformato in un museo dedicato al musicista. E dunque il Bachfest 2014 (www.thueringer-bachwochen.de) corona e celebra una ricchissima storia di partiture, opere e capolavori che fecero e fanno di Weimar una delle più importanti capitali della musica colta europea. Gli appuntamenti da non perdere sono quelli con la Freiburg Barockorchester e con Hille Perl, maestra indiscussa della viola da gamba. Oltre che con i dodici violoncelli dell'orchestra più famosa del mondo.



Daniele Vaninetti