La Triennale di Milano |
L’idea alla base della settima
edizione è che il progettare negli anni delle crisi economiche possa
essere anche una condizione particolarmente favorevole allo stimolo
della creatività progettuale individuale e collettiva. Starebbero lì
a dimostrarlo le stesse origini del design italiano negli anni
Trenta, stagione in cui i nostri grandi progettisti hanno realizzato
opere esemplari, ma lo confermerebbero anche la nascita e
l'affermarsi dei distretti produttivi, sorti negli anni Settanta in
piccole aree geografiche tra patrimoni di sapere e di eccellenza
nonché basati su tradizioni locali e disponibilità diretta di
materie prime. Per arrivare, poi, alle forme più sperimentali di
produzione dal basso se non di vera e propria autoproduzione. Una
particolare epoca anche in fieri,
Dopo aver risposto alla domanda “Che
Cosa è il Design Italiano?” con "Le Sette Ossessioni del
Design Italiano", "Serie Fuori Serie", "Quali
cose siamo", "Le fabbriche dei sogni”, "TDM5:
grafica italiana e Design e "La sindrome dell’influenza",
Triennale Design Museum, il primo museo del design italiano, conferma
la sua natura dinamica, in grado di rinnovarsi continuamente e di
offrire al visitatore percorsi inediti e diversificati. Un museo
emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace ogni
anno, attraverso la sua innovativa formula, di interrogarsi senza
dare risposte precostituite anche perché la crisi più che di
progetti sembra aver un disperato bosgno di nuove soluzioni e nuovo
modelli pratici e fattibili.
Salvatore Ferragamo |
I visitatori potranno incontrare le
creazioni di Salvatore Ferragamo e Nanni Strada - rappresentazioni
della contaminazione tra moda e design - insieme alle pochette di
Cesare Andreoni, gli abiti di Denise Bonapace e gli accessori di Bice
Lazzari. Questi lavori saranno in mostra insieme ad una selezione di
circa 600 opere di autori fra cui quelle di Fortunato Depero, Fausto
Melotti, Carlo Mollino, Franco Albini, Gio Ponti, Achille
Castiglioni, Marco Zanuso, Bruno Munari, Alessandro Mendini, Gaetano
Pesce, Enzo Mari, Andrea Branzi, Ugo La Pietra, Martino Gamper,
Formafantasma, Lorenzo Damiani, Paolo Ulian, Giulio Iacchetti, Donata
Paruccini, Carlo Contin, Francesco Faccin. Grandi nomi “classici”
della mostra ricerca artistica moderna accanto a tanti sperimentatori
anche se un po’ tutti i designer sperimentatori lo sono per natura
e vocazione, anche internazionale.
Inaugurato nel 2007, appena prima dello
scatenarsi della “tempesta perfetta” del crisi finanziaria
mondiale, quello milanese è il primo museo del design italiano.
Situato nella sede della Triennale, offre al visitatore la
possibilità di scoprire le eccellenze del “made in Italy” che è
diventato arte e alto artigianato attraverso inediti punti di vista e
da varie angolature e valori. Per scelta nessun ordinamento
cronologico o per autore, ogni anno Triennale Design Museum si
rinnova, modificando le tematiche trattate e gli allestimenti.
A cura di Elena Vaninetti
Triennale Design Museum
4 aprile 2014 – 22 febbraio 2015
Direzione: Silvana Annicchiarico
Cura scientifica: Beppe Finessi
Progetto di allestimento: Philippe
Nigro
Progetto grafico: Italo Lupi
Catalogo Corraini Edizioni
Ingresso 8 euro
Orari: martedì-domenica 10.30-20.30
giovedì 10.30-23.00
Viale Alemagna 6
20121 Milano
Tel. + 39 02724341