Omaggio a Luigi Veronelli, detto "Gino", e alla sua vita, al suo pensiero profetico, alla sua semplice arte giornalistica, ai suoi mille saperi attorno alla natura e ai prodotti che ci regala, vino in testa ma anche oltre le vigne. Così la Triennale di Milano, sino al 22 febbraio - poi sarà la volta di Bergamo in primavera - ricorda, con una bella mostra allestita nei suoi spazi di Viale Alemagna 6, il maestro, l'editore e il gastronomo, il divulgatore e lo scopritore. Un uomo e il suo mondo: "Camminare la terra", la seconda parte del titolo dell’esposizione.
Veronelli, grazie al lavoro del Comitato che, nel suo nome, ne storicizza il vissuto e gli insegnamenti, fuori dai luoghi comuni e dagli stereotipi di certa stampa e tv, è stato attore e testimone della profonda trasformazione della società e dell’economia del nostro Paese nella seconda metà del secolo scorso. Un intellettuale a tutto tondo che si è sempre basato su proprie forti convinzioni, senza mai sottrarsi ai confronti, anche aspri, né rinnegando le inevitabili contraddizioni.
È proprio "camminando la terra" con le proprie gambe che "Gino" ha incontrato le migliori energie del Paese, le donne e gli uomini che con il loro lavoro e i loro prodotti crearono le premesse per la rinascita economica e sociale dell’Italia: da qui la decisione dello stesso Comitato di intitolare la mostra “Camminare la terra”, con un intento che è manifesto, testamento, invito e che, di Veronelli, fu profezia.
La rassegna della Triennale e del Comitato decennale Luigi Veronelli è curata da Alberto Capatti e Aldo Colonetti con la collaborazione di Gian Arturo Rota e su progetto di Franco Arrigoni e Anna Steiner. Vengono, via via, indagati il metodo di lavoro, la formazione eclettica e le proposte per un futuro, auspicabile e necessario, al cui centro siano la terra e la cultura materiale. Grazie alla valorizzazione del vasto archivio, si è potuto disegnare un profilo più preciso della poliedricità di Veronelli e, al contempo, storicizzarne la figura, mettendola in relazione con il clima culturale in cui ha operato.
Gli organizzatori fanno bene a sottolineare, a più riprese, come "il vino è solo il punto d’avvio per mettere a fuoco il rapporto di Veronelli con la cultura del cibo, la sua inclinazione a leggere in anticipo i fatti e la capacità di stimolare riflessioni da angolature sempre originali. Nel percorso della mostra sono messe, poi, in evidenza le sue intuizioni glocal, la forza poetica del suo pensiero che spinge ad agire con grande concretezza, la sua sensibilità sociale che non è mai stata solo una dichiarazione d’intenti quanto una concreta pratica politica quotidiana".
La mostra, insomma, è un primo importante passo per la classificazione e l’analisi dell’immenso patrimonio culturale lasciatoci da “Gino” in cinquant’anni di lavoro. Per questo il percorso espositivo si è sviluppato sia in senso cronologico sia tematico ed è articolato in otto sezioni. Data la natura interdisciplinare di un lascito così eclettico, alcuni temi si ritrovano in più sezioni e s’intrecciano, in dinamiche complesse, con altri, meno ricorrenti. In questo modo l’esposizione consente di rappresentare il pensiero, la vita e l’impegno del maestro.
Meglio ripeterlo ancora: il vino è solo il punto di avvio per mettere a fuoco la complessa personalità di Luigi, dal suo rapporto con la cultura del cibo e i prodotti della terra (olio extra vergine in primis) alla sua attenzione per gli strumenti della tavola (nell’archivio, sono stati rinvenuti preziosi disegni inediti) e moltissimo altro ancora.
Tra l'altro i visitatori della rassegna avranno la possibilità di vivere un’esperienza multisensoriale unica grazie al supporto della tecnologia Vocal-it® One, la App che, attraverso i codici QR, permetterà loro di essere accompagnati lungo il percorso espositivo dalla voce stessa di Veronelli. Il catalogo in italiano e inglese è edito da Giunti-Ottagono.
Daniele Vaninetti
"Luigi Veronelli. Camminare la terra"
21 Gennaio-22 febbraio 2015
La Triennale di Milano
Via Alemagna 6
Martedì-domenica dalla 10,30 alle 20,30
Giovedì 10,30-23
Lunedì chiuso