Salone di Ginevra, l’auto diventa spettacolo


Maurice Turrettini, presidente del Salone dell’Auto (5-15 marzo 2015) giunto all’edizione n.85, lo precisa bene: "Ginevra è diventato soprattutto un salone da esposizione più che di vendita, cosa che può avere un suo valore per il futuro. Il rialzo del franco svizzero non dovrebbero gravare sul portafoglio degli espositori, che fanno i loro calcoli in euro oppure in dollari americani”. Dunque un’esposizione, una vetrina, il meglio. Cioè un grande spettacolo. Le congiunture economiche arrivano dopo o stanno fuori dagli stands del Palexpo. 

Anche per questo siamo di fronte alla più internazionale delle rassegne di settore, coerentemente con l’immagine e la sostanza di una città che è sede di grandi istituzioni mondiali. Il Salone internazionale del Lago Lemano, infatti, é noto in tutto il mondo per il suo carattere rappresentativo su un “terreno neutro” ed è anche l’unico in tutta Europa ad avere una cadenza annuale, sempre a marzo. Le grandi case automobilistiche arrivano tutte qui e tradizionalmente presentano proprio in Svizzera le loro novità più importanti dell'anno.

Soltanto nei settori “Autovetture”, “Carrozzerie Speciali” e “Autovetture di lusso e preparate” sono state annunciate circa 131 novità mondiali ed europee. Nel settore “Accessori, garagisti e fornitori delle case automobilistiche (Oem)” le anteprime mondiali ed europee sono 16. Anche quest’anno e per la quarta volta consecutiva  il  “Premio Car of the Year”, il più longevo ed importante award del settore, verrà conferito proprio nella capitale della Svizzera che parla francese. Il voto finale della giuria, che è composta esclusivamente da noti giornalisti dell'automotive, verrà assegnato il 2 marzo 2015. In lizza sette “finaliste”: Bmw Serie 2 Active Tourer, Citroën C4 Cactus, Ford Mondeo, Mercedes-Benz Classe C, Nissan Qashqai, Renault Twingo, Volkswagen Passat. 

Maurice Turrettini 
Al Salone ginevrino sfilano dal 2009 anche tutti i modelli green che possono vantare emissioni inquinanti fortemente ridotte. Se inizialmente queste vetture venivano esposte  in un padiglione dedicato, oggi i costruttori preferiscono mostrare le versioni più “verdi” direttamente nei loro stands. Un prospetto pieghevole elenca tutti gli autoveicoli che non emettono più di 95 g CO2/km. La lista é stata elaborata dal Salone di Ginevra in collaborazione con EnergieSchweiz, il programma dell’Ufficio federale per l’energia (Bfe) che promuove l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. Circa 100 veicoli dei 900 esposti hanno già oggi raggiunto il valore di emissioni di CO2 che entrerà in vigore Ue a partire dal 2021.

Degna di nota, sempre per l’edizione 2015, è l’Esposizione Speciale di TAG Heuer, che è stata organizzata nel padiglione numero 3. La Casa di alta orologeria di Chaux de Fonds intende, così, festeggiare la sua partnership trentennale con McLaren, illustrando ai visitatori la sua relazione con il mondo dello sport automobilistico. Si potranno ammirare molte autovetture leggendarie della Formula 1, dei rally, delle gare a lunga durata e addirittura della Formula E, gare mitiche quali la Carrera Panamericana e le carrellate di vetture storiche, quali Goodwood. 

I 30 anni di partnership con McLaren rappresentano il tempo di collaborazione più lungo che mai sia esistito tra una casa di orologeria ed un team di Formula 1. Un arco temporale scandito da nomi leggendari, quello di Ayrton Senna in testa. E soprattutto la concreta espressione di valori comuni: prestazioni, precisione ed Innovazione. Per celebrare nel modo migliore l’anniversario, TAG Heuer presenterà in esclusiva a Ginevra una serie limitata TAG Heuer Formula 1, nei colori rosso e nero.

Ma perché, ad ogni capitolo della sua saga, più di 700.000 persone accorrono al Palexpo? La storia conta, eccome, e spiega il successo di Ginevra dove, dal 29 aprile al 7 maggio 1905, per la prima volta in Svizzera, fu organizzato un Salone dell'automobile nel Palais du Conseil Général. La manifestazione, che allora raggruppava 59 espositori, ebbe subito un vasto richiamo e l'anno successivo venne ripetuta. Non tutto andò liscio nei primi anni ma è indiscutibile che siamo di fronte ad una della più incredibili storie motoristiche di tutti i tempi. La fama definitiva arrivò nel 1934. E da allora, Seconda guerra mondiale a parte, fu una marcia ininterrotta verso la conquista di un primato indiscusso.


Daniele Vaninetti