Majestic "già Baglioni", il Leading Hotel di Bologna


Solo un quarto d'ora a piedi dalla Stazione Centrale, snodo ferroviario e della memoria italiani, per incontrare la Bologna dei "mille" portici e sotto quelli di Via Indipendenza il Grand Hotel Majestic "già Baglioni", il Leading Hotel of the World della città. Non c'è modo migliore, se il bagaglio lo consente, per arrivare in un "palazzo dell'ospitalità" che è parte integrante e saliente dellarchitettura locale.

Pochi gradini e la reception è pronta all'accoglienza. A destra una grande scalinata conduce al primo piano del palazzo: una sequenza di sale per incontri e convegni dall'illustre passato e tutte dedicate a celebri personaggi. Il piano nobile del Majestic. Sempre a destra della reception è pronta ad accoglierti la parte più preziosa dell'albergo: lounge, bar, ristorante ("I Carracci"), luoghi mitici, anche quest'ultimi, della vita culturale ed artistica della città per buona parte del Novecento.

Spiega meglio Beatrice Buscaroli nel suo saggio "Futurismo a Bologna": "Il palazzo fu oggetto di diverse trasformazioni e rifacimenti sia in epoca antica che in epoca moderna. Al suo interno comprende parti dell'adiacente Palazzo Fava, edificio rinascimentale nelle cui sale esordirono nella pittura a fresco Agostino, Annibale e Ludovico Carracci, protagonisti del rinnovamento della pittura bolognese del Seicento. Il fregio del Camerino d'Europa dei Carracci - oggi al piano nobile dell'hotel - è, infatti, un incunabolo d’insuperabile valore storico e artistico, miracolosamente sopravvissuto alle traversie del tempo. Anche l'odierna sala da pranzo del ristorante ha una volta ornata da scene mitologiche e grottesche...".

Dunque un museo d'arte dentro un indirizzo Leading. Ma c'è molto altro da scoprire e vedere sotto i portici bolognesi. E qui le arti c'entrano davvero tutte. Nei sotterranei del Majestic “già Baglioni”, ci ricorda ancora Buscaroli, venne allestita la prima mostra futurista bolognese. L’evento andò in scena “tra la notte del 1920 e la giornata del 21 marzo 1914… Da poco albergo, già settecentesco seminario, il Baglioni svolse un ruolo unico nella storia italiana del futurismo”. 

Tanto che per Filippo Tommaso Marinetti “a un certo punto l’arrivare a Bologna sembra coincidere con l’alloggiare al Baglioni….”. Giusto e doveroso, dunqueche il cinque stelle lusso di Via Indipendenza (Gruppo DueTorriHotels) abbia rinnovato questi ambienti intitolandoli proprio al padre del Futurismo italiano con una grande festa celebrata il 20 marzo 2014. Il pavimento, una vera opera d’arte, è stato realizzato dai maestri comacini toscani impiegando il pregiato marmo di Carrara dalle cromie importanti: Carrara tatuario, Nero Marquinia, Giallo Siena. Le comode poltrone e gli ampi divani in stile Déco arredano gli spazi e inducono l'ospite a prolungare i suoi momenti di relax. 

A imporsi nel Cafè Marinetti è un riuscito gioco tra antico e moderno dai continui rimandi alla ricchezza e sontuosità proprie dei Grand Hotel dinizio secolo scorso. Davvero un luogo d’incontro inusuale, unico nel suo genere non tanto per il suo affacciarsi su un piccolo giardino d’inverno caratterizzato da particolari pitture Trompe l’Oeil quanto per l’armonia, con colpi d’ala artistici, che avvolge il tutto, compreso il bancone del bar “ribassato” rispetto al pavimento.


Le 109 camere (la n. 317 può essere una buona scelta) e gli appartamenti (tra cui quello dedicato a Giuseppe Verdi), la Terrace Suite, anch’essa omaggio all’Art Déco, il nuovo Health & Wellness Majestic, la sala Internet a disposizione degli ospiti, la vicinanza con Piazza Maggiore e le Due Torri degli Asinelli e della Garisenda, i profumi della cucina emiliano-romagnola fanno tutti parte di uno stesso mondo in costante aggiornamento e ammodernamento. 

La direzione è molto attenta a confezionare periodicamente offerte di soggiorno legate al gusto e ai motori o, ancora, alla musica (siamo nella città dell’Orchestra Mozart fondata dal compianto Claudio Abbado). Trionfo di tradizioni e passioni. Il Grand Hotel è una di queste. A pieno titolo. Qui la “signorilità passa indenne attraverso le mode dentro una galleria di lusso e sfarzo che dal Seicento a oggi” mantiene tutto il suo fascino. La Guida Michelin è molto vicina alla realtà in questa descrizione del Majestic. Il bello dentro in perfetta armonia con quello che ti attende fuori. 
                                                                            
                                                                                                 Daniele Vaninetti

Grand Hotel Majestic “già Baglioni”
Via Indipendenza 8
40121 Bologna (Italy)
Tel. + 39 051 225445
Leading Hotels oft he World
www.lhw.com