Andrea Bocelli: Haiti, l’Alfa Romeo e l’Inter 

Andrea Bocelli premiato con il Crystal Awards del World Economic Forum di Davos

Incontrare Andrea Bocelli, recente protagonista, con il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti, dell'evento benefico andato in scena all'Open Air Theatre di Expo Milano con la sponsorizzazione di Alfa Romeo, è naturalmente un appuntamento con la musica. Ma il grande cantante italiano, interista e alfista da sempre, si distingue da anni anche per le sue iniziative umanitarie ad Haiti sotto la regìa della fondazione che porta il suo nome: Abf. La moglie Veronica è una spalla insostituibile.  

"Si credo che l'esperienza di Abreu in Venezuela - dice Bocelli rispondendo a una domanda di Style Legends - sia davvero un miracolo. Prendere e salvare così tanti bambini dalla strada, e dai rischi dell'emarginazione, insegnando loro a suonare in un'orchestra è veramente meraviglioso". Questo apprezzamento per gli sforzi di Abreu, che portarono all'affermazione mondiale come direttore d'orchestra di Gustavo Dudamel e al plauso di Claudio Abbado, risuona, nelle parole del maestro toscano, come un mondo assai vicino a lui. Proprio a quella “Andrea Bocelli Foundation” che assiste, cura e coltiva i sogni delle generazioni più giovani dell'isola delle Grandi Antille.

Bocelli racconta e ricorda: "Sì, vogliamo ridare un sogno a chi non ce l'ha. E tutto passa attraverso la scuola perché senza educazione non esiste futuro. Ricordo quando alcuni studenti haitiani trascorsero una vacanza a Forte dei Marmi. Ero perplesso ma ora so che è stato giusto aver mostrato loro che cosa è il benessere e come si vive in una delle località più esclusive dell'Italia balneare. L'istruzione è la chiave di volta per dare dignità a un mondo che l'aveva persa, cercando di costruire un domani migliore".  

Il tutto è reso ancora più esplicito nella lettera del fondatore di questo ponte di solidarietà tra Italia e Haiti: "L'Andrea Bocelli Foundation porta il mio nome. Non è un mio frivolo esercizio di vanità, è piuttosto il suggello di un patto, di un’inequivocabile assunzione di responsabilità. M'impegno infatti, in prima persona, a supervisionare e garantire la qualità e la trasparenza di ogni passaggio di ogni progetto. Per lavoro mi dedico alla mia più grande passione, la musica. La vita a conti fatti è stata assai generosa, nella professione come negli affetti (e non posso esimermi dallo sdebitarmi)".

Quindi un’annotazione personalisima: "Ciò che in molti suppongono sia il mio primo problema, viceversa è l’ultimo della lista: difficile non è tanto inventarsi un volto o un tramonto quanto destreggiarsi nelle mille quotidiane contrarietà (che agiatezza economica e successo non contribuiscono certo a diminuire!), nella ferma volontà di non cedere a compromessi, di non perdere coerenza (e dunque serenità)...".

Anche per questo approccio alla vita, nel gennaio 2015, al tenore lirico toscano è stato attribuito il Crystal Awards del World Economic Forum di Davos, un premio consegnato solo ad artisti considerati veri cittadini del pianeta, personaggi di rilievo globale per la loro carriera artistica ma allo stesso modo per aver dimostrato un impegno permanente per migliorare lo stato del mondo. 

Poi ci sono le altre passioni: il calcio nerazzurro e le auto. Non a caso la serata benefica "Bocelli and Zanetti Night" è stata introdotta da un nuovo filmato che ha come protagonisti il tenore e la nuova Giulia. Quest'ultima lo accompagna all'area Expo attraversando i luoghi simbolo di Milano, dove l’Alfa Romeo è nata. Le suggestive immagini del Duomo e del Castello Sforzesco, insieme a quelle del Teatro alla Scala e dello stadio Giuseppe Meazza, luoghi elettivi sia per Bocelli sia per Javier Zanetti, sono il contesto ideale in cui calare questo amore per le quattroruote e il pallone. Bocelli ricorda a memoria la formazione della grande Inter: da Burgnich a Facchetti, da Mazzola a Suarez... L'amicizia con Zanetti ha in comune questa appartenenza allo sport calcistico ma è rafforzata dai comuni progetti benefici. Per il manager interista è la P.U.P.I Onlus. E ora le due realtà danno vita ad un progetto unitario: "Educare per un mondo migliore". 

Da parte sua, con la partecipazione alla "Bocelli and Zanetti Night", il marchio del Biscione sottolinea, ancora una volta, il forte legame con il mondo dello sport, dello spettacolo e della solidarietà. Una dimostrazione concreta di come il brand automobilistico condivida gli stessi ideali e abbini da sempre la propria immagine a realtà di spiccata rilevanza sociale. Così avviene con il progetto del maestro Bocelli. Una grande voce che rieccheggia ad Haiti e in giro per il mondo (senza steccati di genere musicale). E poi c'è spazio per il tifo interista e per le auto sportive del Made in Italy. 
                                                                               
                                                                                   Daniele Vaninetti