Monte-Carlo Beach: Lounge Dom Perignon P2


La facciata in terracotta, il bianco e l'azzurro che la avvalgono tra la baia e il Mediterraneo, le atmosfere appartate ed esclusive, i suoi "mille ristoranti". Non stupisce che fino al 4 settembre, Richard Geoffroy, lo chef de cave di Dom Pérignon, scelga lo splendido scenario del Relais & Chateaux Monte-Carlo Beach per presentare agli ospiti la Cuvée P2 1998. 

Questo millesimato svela, infatti, la sua seconda plénitude proprio nella lounge del ristorante La Vigie del "Beach", dove è all'opera lo chef stellato Paolo Sari, pronto a proporre una selezione di piatti in grado di esaltare la mineralità, il timbro salino e piccante di questa cuvée rara, invecchiata per oltre 16 anni.

Nel cuore di una magnifica pineta, con solo il mare all’orizzonte, la lounge firmata Dom Pérignon è l’emblema dell’eleganza e della raffinatezza che da sempre contraddistinguono la Riviera francese nonché il luogo ideale per scoprire e degustare i vini più pregiati al mondo. Siamo nell'unico Relais & Chateaux del Principato di Monaco, capolavoro della grand hotellerie firmato (per il suo recupero) da India Mahdavi. Un paradiso a 5 stelle con 14 suite e 26 stanze dalla vista impareggiabile. 

I riferimenti all'arte di Matisse e Cocteau, l'armonia dei servizi, la grande piscina olimpionica e la pineta: tutto concorre a confermare realtà e spirito di "una villa sul mare che è un'ode al Mediterraneo", come è stato definita questa maison romantica e, insieme, raffinatissima. Il Monte-Carlo Beach è davvero unico nel panorama dell'ospitalità luxury locale. Riesce, infatti, a preservare al meglio i ritmi e il fascino della "dolce vita" della Costa Azzurra ma, al contempo, continua ad essere coinvolto in iniziative sui temi della protezione ambientale. 

Sari inventa e compone un menu rispettoso della natura e dei prodotti  mediterranei. Convinto sostenitore delle buone pratiche della sana alimentazione, incanta gli ospiti del ristorante principale dell'hotel: l'"Elsa". Formatosi in Italia, quindi all’Università di Cambridge e a Los Angeles, lo chef propone une cucina che rivela la sua straordinaria sensibilità, tipicamente latina. Alla guida di tutte le cucine dei ristoranti dell'albergo (Elsa, Deck, La Vigie e la Sea Lounge, per non parlare poi delle circa 300 cabanas e solarium del Club nautico), ha imposto una regola generale: tutto bio al 100 per cento, compresi il pepe o lo champagne.

L’Elsa è stato il primo ristorante della regione Paca ad aver ottenuto la certificazione «Bio» Ecocert. Dice Sari: «Ho voluto modificare la politica degli acquisti. Ho chiesto d’essere informato nei minimi dettagli sui prodotti da noi impiegati, per esempio la provenienza delle carni, delle seppie, o ancora della salvia, degli scalogni e dell’aglio novello. Tutti ingredienti che poi entrano a far parte dei nostri piatti. In assenza di trasparenza e correttezza, non si può parlare di cucina autentica».

E adesso, in questo paradiso appartato dove la bellezza ammalia ancora prima del lusso, Dom Perignon propone uno dei suoi grandi classici, bissando l'iniziativa della suite aperta all'Hotel de Paris. Per Monte-Carlo - ma il "Beach" è nel territorio di Roquebrune Cap-Martin - è l'estate delle grandi bollicine d'autore. La Lounge dedicata è un richiamo in più a vivere qualche momento speciale in queste sale ricche di glamour quanto di storia (sin dagli anni Trenta). 

                                                                               Daniele Vaninetti