OneOcean Club. Port Vell, Barcellona


Il Museu d’Història de Catalunya, simbolo della voglia d’autonomia di questa città-regione, è a due passi, superato il camminamento che conduce al porto. Il lungomare affollato di turisti e venditori ambulanti è appena alla tua destra e scorre per centinaia di metri davanti alle famose spiagge della Marina. L’OneOcean Club, sul molo de la Barceloneta 1, pulsa, strategicamente, tra questi mondi, nel cuore della Barcellona dei locali e degli hotels quasi “immersi” nel Mediterraneo. 

Il divertimento si sposa a cucina, relax, voglia di vacanza. Le ramblas discendono la grande città ma qui si aprono a un'altra atmosfera. Più che di movida è giusto parlare di una città che migra verso il mare. Ogni giorno, dal pomeriggio inoltrato. L’OneOcean Club – ristorante, bar, centro di attività e incontri con spa e idromassaggi – diventa l’emblema della costa della metropoli di Gaudì. Pronto ad accogliere gitanti locali e non. 

Gli yacht e le altre imbarcazioni lo attorniano dentro e oltre il Porto Vecchio - Port Vell - trasformato in un’oasi per il turista e i barcellonesi che lo affollano sino a tarda ora. Una sosta dentro e fuori queste vetrate ipermoderne (il bianco, l'azzurro e il marrone dominano le scelte cromatiche) è quasi d’obbligo, soprattutto nella bella stagione, tra happening, eventi e concerti. Il ristorante ha un’ambientazione tutta marinara: un omaggio all’architettura che si ispira al mondo acquatico. La luce e i suoi riflessi arrivano dal molo "rifrangendosi" su legni e specchi.  

E subito, al tuo tavolo, sei immerso in un mondo di proposte culinarie che hanno reso celebre la storia gastronomica locale, primi tra tutti – nella loro dizione più autentica – l’”Andalusian Gazpacho”, la “Brocheta de langostino y salsa de Chile” o ancora la “Brocheta de pulpo a la gallega”. Ma il capolavoro arriva con l’”Arroz con frutos del mar (calamares, mejillones y gambitas)” o con il cocktail “de frutas de temporada”.

E' il regno dell'executive chef César Guillen e della sua reinterpretazione della più tipica cucina catalana dove l'accurata selezione dei migliori prodotti di questa terra resta sempre al primo posto. Appena fuori dal ristorante, il bar dell'Ocean Club ti riserva altre sorprese come il poter scegliere, nella carta dei vini, un Magalì Signature 2015 Cotes de Provence della Famiglia Combard di Saint Andrè de Figuière. Nè "tinto" né" blanco" ma un rosé di rara armonia e di grande tradizione. La Provenza è lontana ma sulle spiagge di Barcellona la scelta dei vini si amplia a dismisura.

Due Ferrari spider sono parcheggiate appena fuori dal Club: 200 euro per un tour di mezz'ora oltre la "ciudad" ma forse è meglio, per una volta, passeggiare a ridosso de la playa dentro il suo pullulare di locali e persone di ogni parte del mondo, attraversando il mercatino all'aperto che offre ogni tipo di mercanzia e che invade tutta la riviera. 

Residenti, turisti e immigrati si godono l'ultimo sole della giornata ma l'OneOcean Club, strategicamente ubicato tra storia e mare, non chiude. Ti aspetta anche al ritorno da questa camminata rigenerante lungo le sponde di Barcellona e della sua Marina. L’estate trionfa.

                                                                                       
                                                                                    Daniele Vaninetti