La "scaletta" comprende, tra gli altri, alcuni pianisti d'eccellenza: Martha Argerich in testa ma anche Mikhail Pletnev e Danill Trifonov. Il violino sarà il coprotagonista assoluto della rassegna di Montreux-Vevey con James Ehnes e la sua integrale delle partiture di Bach per questo strumento, con Leonidas Kavakos e con l'attesissima Midori. Tre volti notissimi del panorama interpretativo mondiale.
Midori |
C’è attesa anche per il recital di George Li con le pagine di Liszt in primo piano. Il Festival Off, il 4 settembre, sarà l'occasione per partecipare a una sessione completamente gratuita del cartellone, un omaggio a tutti i cultori delle sette note, senza steccati. Per il 70° anniversario una mostra retrospettiva, con documenti inediti, racconterà la storia del Septembre Musical e dell'attività dell'Associazione degli Amici che l'ha sorretta e sostenuta per tutto questo tempo.
Spiega Richter:
"Questa è un'edizione speciale della storia del nostro Festival. E per
questo abbiamo voluto proporre tre concerti di gala con la Royal Philharmonic
Orchestra di Londra (fondata proprio nel 1946) sotto la direzione di Dutoit e
con altrettanti solisti d’eccezione: nell'ordine Martha Argerich, Leonida
Kavakos e Danili Trifonov”.
Dutoit, classe 1936, è di
casa nella sua svizzera anche se la professione, e il successo che ne è
conseguito, l'hanno portato a dirigere, migliorandone l'amalgama e il suono,
orchestre un po' in tutto il mondo, prima di approdare a Londra. A tutt'oggi
considerato come uno dei più grandi interpreti della musica del XX secolo, è di
fatto una delle "leggende" viventi della direzione orchestrale e la
sua attività continua a lasciare il segno ad ogni prova e a ogni concerto.
Charles Dutoit |
Riservato e amante della
privacy è molto noto anche in Italia. Alcune delle sue incisioni per Deutsche
Grammophon e Decca restano tra le pietre miliardi nella discografia di vari
compositori. E almeno un suo disco non può mancare tra la raccolta di chi ama
davvero la musica colta. Insomma, un maestro che fa la differenza ogni volta
che sale sul podio. Protagonista assoluto dallo stile inconfondibile, cultore
del bel suono, anzi del “grembo del suono”, ha stupito anche il pubblico
italiano con alcune sue presenze alla Scala di Milano o alla Sagra musicale
Malatestiana oltre che in molti altri festival sparsi per il Belpaese.
Chi conserva ancora alcune
delle sue vecchie incisioni sa bene che siamo di fronte ad uno dei pochi “mostri
sacri” dell’interpretazione concertistica del Novecento rimasti in piena
attività. Ma Dutoit è entrato nel nuovo millennio con la stessa voglia di
stupire che aveva nei decenni precedenti e il suo nome illumina, da solo, ogni
cartellone di una rassegna che conti davvero nel mondo. Un colosso della musica, un
didatta per molti giovani, un grande dell’arte dell’esecuzione.
Daniele Vaninetti
(Photo by T.Greenfield-Sanders
e Sagra Musicale Malatestiana)