Si chiama Montecristi, è situata nel Nord-Ovest della Repubblica
Dominicana e conserva alcuni dei "tesori" storici e
naturalistici più interessanti di questa isola caraibica. La sua valorizzazione passa
attraverso il rilancio turistico nel segno, però, di una vacanza tutta ecologica: paesaggi unici, spiagge mozzafiato e molte varietà di flora e fauna.
Ecco perché il governo dominicano l’ha inserita nel suo piano di sviluppo
strategico del Paese al fine di renderla una nuova meta per i viaggiatori di
tutto il mondo sempre alla ricerca di nuove rotte per il loro peregrinare
attorno al Pianeta. La provincia di Montecristi, come detto, è un’area di
grande interesse naturalistico: la
vegetazione di questi arbusti crea un ecosistema perfetto per decine di specie
floristiche e faunistiche uniche al mondo dentro una cornice dove bellezze e avventura vanno di pari passo
Di grande interesse sono i “Cayos Siete Hermanos”, sette
paradisiaci isolotti completamente circondati da spiagge incontaminate di
finissima sabbia bianca che degradano in un fondale marino costellato di
coralli. Un vero "gioiello" per i subacquei grazie ad una barriera corallina lunga
420 km² e ai numerosi tesori archeologici: più di 260 galeoni affondati al
largo delle sue coste nel XVIII secolo.
Per ora si tratta di una meta quasi sconosciuta ai viaggiatori italiani, e forse europei, per la mancanza di connessioni dirette ma va scoperta non fosse altro per le sue nove aree protette e per il fatto che la regione ospita, tra l'altro, il 40% della superficie di mangrovie del Paese. El Morro, un promontorio roccioso sul mare alto 242 metri sul livello del mare, regala panorami unici, tra i quali un bosco secco subtropicale circondato da una fitta foresta che si può attraversare a piedi oppure via mare attraverso una rete di canali navigabili.
Di grande bellezza è anche l’atollo di Cayo Arena (Paraíso), una lingua di sabbia nel mezzo dell’oceano con una barriera corallina dove i turisti possono nuotare insieme alle specie marine nel loro habitat naturale. Montecristi, inoltre, ha l’unico Centro del sale del Paese, molto suggestivo per i visitatori che possono anche assistere al processo di lavorazione di questo prezioso ingrediente ottenuto dall’acqua di mare.
C'è di più: Montecristi
detiene il primo posto come destinazione privilegiata per la presenza di
uccelli migratori ed è un paradiso per il birdwatching. È anche la culla
degli eroi che sconfissero l’esercito spagnolo nel XIX
secolo nella lotta per l’indipendenza. E come se non bastasse, conserva un
grande tesoro d’archeologia subacquea con un record di 261 galeoni
affondati lungo le sue coste. A questo proposito, si narra che iI pirata Frances Drake usasse Montecristi
come base per rifornire le proprie navi e nascondersi dalla flotta spagnola nel
XVI secolo. Sia lui che gli altri pirati attaccarono le navi iberiche,
saccheggiandole e facendole affondare lungo queste coste. Leggenda? Forse ma sicuramente un pizzico di avventura in più quando ai arriverà qui.
Daniele Vaninetti