Unire la passione per la navigazione al comfort di un resort moderno e super tecnologico dando vita ad un’offerta per l’intrattenimento senza precedenti. Con questo ambizioso obiettivo OCEANEMO, il responsabile Aldo Manna e il cantiere francese OCEA annunciano di essere pronti ad avviare la costruzione del 33 metri disegnato dall’architetto Fulvio De Simoni. Anteprima assoluta al Cannes Yachting Festival 2016 (stand PALAISO19) dal 6 all'11 settembre.
Tutte le caratteristiche
dell’ormai famoso Sport Utility Yacht di 44 metri presentato negli scorsi mesi
sono state incorporate nel nuovo “concept”, un percorso progettuale
estremamente complesso per il nuovo 33 metri che va ad arricchire la gamma
OCEANEMO. L'obiettivo principale della serie è quello di offrire il massimo
accesso a tutte le possibili attività di divertimento a bordo. Un obiettivo che
si traduce in una barca progettata per ospitare water toys, gadget e veicoli
per l’esplorazione via terra, mare e aria. Distribuito su 4 ponti, il
nuovo OCEANEMO 33 può essere considerato l’unico yacht al mondo progettato per
ospitare simultaneamente all’interno di un “hangar” di ben 56 mq, e senza
sacrificare spazi interni, un tender di 8 metri ad uso armatoriale, un tender
di 4,5 riservato all’equipaggio, 2 wave runner e 4 sea-doo.
L’ampia varietà di scelta
non influenza minimamente la vivibilità degli spazi di bordo né esterni né
interni. Sui ponti esterni trovano spazio, infatti, un bar esterno, un
salottino sull’upper deck ed infine un’area dining esterna sul main deck, unica
nel suo genere, denominata "Veranda". Un totale di oltre 100 mq
interamente dedicati al relax e alla convivialità. Il designer ha previsto nel layout degli interni altri
spazi essenziali: in aggiunta al salone sul ponte principale, due cabine Vip e
altrettante cabine doppie per gli ospiti, ognuna di esse con
bagno riservato. A disposizione dell’armatore, invece, un’esclusiva suite che,
con la zona studio e il bagno privato, occupa quasi interamente l’upper deck.
Interamente in alluminio, come tutta la serie OCEANEMO, questo yacht combina performance elevate e sostenibilità, segnando nuovi traguardi anche nel campo della tecnologia applicata allo yachting. La sala macchine, stavolta spostata verso prua, ospita i due motori - relativamente piccoli - per una potenza complessiva di quasi 1000 cavalli. I propulsori consentono di raggiungere i 13 nodi in dislocamento veloce con una velocità di crociera che si aggira sui 10 nodi. Una novità anche per gli armatori più attenti alle tematiche green.
Il cantiere propone sull’OCENEMO 33 la possibilità di applicare alla propulsione convenzionale un sistema di propulsione elettrica diesel con piedi poppieri azimutali, molto più vantaggiosi rispetto ai tradizionali sistemi, garantendo, così, consumi di carburante ridotti di circa il 20% rispetto a imbarcazioni di dimensioni simili. Il sistema di gestione dell'alimentazione ottimizza l'uso di uno o più generatori per assicurare in qualsiasi momento la fornitura di energia elettrica necessaria. In questo modo si riduce l’uso del generatore stesso, estendendo il tempo fra le revisioni.
Interamente in alluminio, come tutta la serie OCEANEMO, questo yacht combina performance elevate e sostenibilità, segnando nuovi traguardi anche nel campo della tecnologia applicata allo yachting. La sala macchine, stavolta spostata verso prua, ospita i due motori - relativamente piccoli - per una potenza complessiva di quasi 1000 cavalli. I propulsori consentono di raggiungere i 13 nodi in dislocamento veloce con una velocità di crociera che si aggira sui 10 nodi. Una novità anche per gli armatori più attenti alle tematiche green.
Il cantiere propone sull’OCENEMO 33 la possibilità di applicare alla propulsione convenzionale un sistema di propulsione elettrica diesel con piedi poppieri azimutali, molto più vantaggiosi rispetto ai tradizionali sistemi, garantendo, così, consumi di carburante ridotti di circa il 20% rispetto a imbarcazioni di dimensioni simili. Il sistema di gestione dell'alimentazione ottimizza l'uso di uno o più generatori per assicurare in qualsiasi momento la fornitura di energia elettrica necessaria. In questo modo si riduce l’uso del generatore stesso, estendendo il tempo fra le revisioni.
Daniele Vaninetti