Michelin premia Federico Gallo e i fratelli Marcattilii

Valentino e Natale Marcattilii premiati dalla Guida Michelin
Non solo la parte più tradizionale della Guida. Nell’ambito della presentazione della Michelin Italia 2017 a Parma sono stati assegnati anche i premi "Giovane Chef" e "Qualità nel tempo". Il primo riconoscimento, offerto da Alfa Romeo, è stato attribuito a Federico Gallo, cuoco stellato e anima della Locanda del Pilone, ad Alba in Piemonte. Classe 1987, 29 anni all’insegna dell’ottima cucina, Gallo, dopo esperienze In Messico e negli Stati Uniti, cresce con Cannavacciuolo a Villa Crespi. Successivamente diventa secondo chef proprio nelle Langhe. 

Il brand Alfa Romeo, nelle vesti di main partner dell'evento parmense, ha animato la giornata con emozionanti test drive e con l'esposizione del modello più celebre del momento, la Giulia. Ed è stata proprio Alfa Romeo a conferire il premio speciale a Gallo. 
Federico Gallo è il "Giovane chef" 2017
Nel 2015 Il giovanissimo Federico dimostra una marcia in più nel prendere la guida del team di Alba e condurlo fino alla chiusura dell’anno. Nel periodo invernale è inviato al Geranium di Copenhagen, che entra di prepotenza nella Guida, sempre della Michelin, "Main Cities of Europe". Una volta rientrato ad Alba, imposta un nuovo menù, che dimostra mano ferma e precisa, rispetto della tradizione, tecniche contemporanee, sapori puliti e senso del management in una brigata fatta tutta di giovani. E il suo nome decolla.

Il premio "Qualità nel tempo", offerto da Eberhard, è stato assegnato, invece, al Ristorante San Domenico di Imola. La coppia dei fratelli Marcattilii, Valentino in cucina e Natale all’accoglienza, è una pietra miliare della cucina italiana. Dopo la fondazione del ristorante nel 1970 da parte di Gianluigi Morini accompagnato da Nino Bergese, Valentino prende la guida dei fornelli nel 1977 e da qui inizia una storia di qualità, classe e ospitalità, in cui è maestro il fratello Natale. Entrambi sono presenti nel ristorante dal primo giorno di apertura. Nel 2015 Valentino e Natale hanno festeggiato i 45 anni di attività e ancora oggi continuano con passione a mantenere alta la qualità di questa storica "grand table", da sempre riferimento per l’alta ristorazione italiana e non solo.


La presenza del Ristorante San Domenico nella Guida Rossa è una bella storia: il locale fa il suo ingresso tra i ristoranti selezionati nel 1973, ottiene una stella nel 1975, due stelle nel 1977 con l’arrivo di Valentino al comando. I due fratelli perdono una stella dal 1989 al 1999, ma la riconquistano nel 2000. Anche in questa scansione sono una vera istituzione nel panorama italiano della ristorazione. Il “segreto” di un avventura così lunga e sempre appassionante è un’ospitalità schietta, seria, di stampo classico. “Al San Domenico si sta sempre bene”, dicono gli ispettori della Guida Rossa, pensando sia alla cucina sia alla piacevolezza dello stare in questi locali per qualche ora. 
Alfa Romeo, con Giulia, sponsor della Michelin
La presentazione dei vincitori dei due premi è stata affidata ad una giovane star della gastronomia mondiale: David Muñoz, tre Stelle Michelin e cuoco del Ristorante Diverxo di Madrid. Un'escalation rapida la sua e un successo che lo ha proiettato nell’olimpo della gastronomia mondiale: la prima stella nel 2009 a 29 anni, la seconda nel 2011 a 31 anni, la terza nel 2013 a soli 33 anni. Tre stelle e un mondo onirico, surreale e di fortissimo impatto emotivo in cui Muñoz percorre “nuove vie inesplorate per comprendere l’esperienza gastronomica”. Le sue sono vere opere d’arte contemporanea in cui la creatività oltrepassa i confini della tradizione. “Pazzia su tela”, si legge sul suo sito Internet. E i suoi famosi piatti si chiamano proprio "lienzos", “tele“ in italiano.

Per gli ispettori Michelin il suo ristorante è “un'isola che non c'è dove si elabora una gastronomia caratterizzata da sorpresa e trasgressione. Una divertente cucina girovaga che non vi lascerà indifferenti".

                                                                     Daniele Vaninetti