Sia le opere di Dürer conservate all’interno del “Germanisches Nationalmuseum”, il più grande contenitore dell'arte e della cultura del mondo germanico, sia quelle visibili in città, come “Il saluto dell’Angelo” di Veit Stoss nella chiesa di San Lorenzo o la “Via Crucis” di Adam Kraft nel cimitero di San Giovanni, evidenziano il grande passato della città.
La sala Durer al Germanisches Nationalmuseum (photo by Germany Travel) |
Con un’interessante stagione tra lirica, prosa, balletto e
concerti, il prestigioso “Staatstheater” anima la vita teatrale della città,
ulteriormente arricchita da diversi palcoscenici all’aperto sfruttati
soprattutto dai burattinai, che in occasione del Festival internazionale del Teatro delle marionette arrivano a Norimberga da tutto il mondo.
Inoltre alla “Sternenhaus” (Casa delle Stelle) viene offerto, sempre per i bimbi, un programma d’intrattenimento appassionante. Quando Norimberga diventa la città del Natale per eccellenza, almeno in Germania, anche una delle sue più famose specialità viene particolarmente apprezzata: i Lebkuchen, tipici dolcetti speziati. Le salsicce locali, invece, deliziano il palato tutto l’anno.
Considerando il ruolo esercitato dalla città durante il
nazionalsocialismo come luogo scelto da Hitler (a causa della sua grande
importanza durante il periodo imperiale del Sacro Romano Impero) per i raduni
del partito, Norimberga cerca oggi di ben adempiere all’impegno volutamente
preso come “città della pace e dei diritti dell’uomo”.
Nel 1993 l’artista
israeliano Dani Caravan ha progettato e installato davanti al Museo nazionale
germanico la “Strada dei diritti dell’uomo”, una serie di 30 colonne di pietra
su cui sono incisi, in differenti lingue, gli articoli della Dichiarazione dei
diritti dell’uomo emanata dalle Nazioni Unite. Dal 1995 viene assegnato, con cadenza
biennale, un premio internazionale in favore di chi si batte per difendere o
affermare i diritti dell’umanità. Il primo a essere premiato è stato il russo
Sergej Kowaljow.
L'ala settentrionale della Sala dei congressi del museo, inserita
in un’area di oltre 380 ettari, conserva i giganteschi resti delle opere
costruite per i congressi del partito nazista a sud della città, testimoni
della megalomania della dittatura. La mostra permanente “Fascino e Terrore”
informa sulle origini, i nessi storici e le conseguenze della dittatura
nazista.
Centro fieristico e congressuale emergente, la città trova nell'equilibrio tra storia e modernità una delle sue armi vincenti, anche sul fronte dei viaggi interni. E i collegamenti aerei dalle altre nazioni europee sono aumentati sempre di più, Italia compresa. Da qui il record di visitatori, giunti a 2,6 milioni l'anno. La grande maggioranza di chi arriva qui lo fa per motivi di vacanza, il trenta per cento per affari. Norimberga svela tutte le sue potenzialità e valorizza i suoi tesori d'arte senza dimenticare il peso della contemporaneità.
a cura di Daniele Vaninetti