Hublot, due edizioni limitate "suonate" da Lang Lang



Ricardo Guadalupe, Ceo di Hublot, e il pianista Lang Lang
Lang Lang e Hublot. Il virtuosismo assoluto alla tastiera e la grande orologeria svizzera. Il pianista di fama mondiale è entrato a far parte della famiglia Hublot dall'inizio del 2015. E ora arrivano due edizioni limitate che suggellano questa partnership. Una scelta dettata da una profonda affinità: sia il musicista sia Hublot, infatti, rispettano la tradizione e, al tempo stesso, la proiettano nel futuro. Una filosofia che si basa su un credo: l'arte della fusione. Una contaminazione di stili e di tecniche.
D’ora in poi, quando sfiorerà o percuoterà (come gli capita spesso) i tasti del pianoforte, Lang Lang avrà al polso un orologio ideato, progettato e sviluppato appositamente per lui da Hublot. Il pianista cinese tenne un concerto privato nel laboratorio delle Grandi Complicazioni della Manifattura Hublot a Nyon e da allora sognava di trovare il tempo per un duetto. "Non voglio essere solo un pianista, voglio influenzare la prossima generazione. Suonare di per sé è niente, la tecnica e le ore di lavoro hanno un significato solo se permettono di esplorare qualcosa di nuovo. La tradizione mi ispira ma è grazie alla libertà che sul palco posso dare la mia interpretazione della musica", ha osservato l'interprete che ha strabiliato il mondo sin dai primi anni del nuovo millennio. 
Classic Fusion Tourbillon Cathedral Minute Repeater Carbon Lang Lang
La prima edizione limitata è il Classic Fusion Tourbillon Cathedral Minute Repeater Carbon Lang Lang. Nel repertorio classico del grande musicista mancava un suono: il ripetitore di minuti. Ma ora questo vuoto viene colmato. Lang Lang suona le ore e i minuti con il supremo doppio gong che ricorda i rintocchi delle cattedrali. Come i martelletti che colpiscono le corde del suo pianoforte, l'orologio ne ha due che suonano il doppio gong - fili d’acciaio avvolti attorno al movimento - con inciso il nome del virtuoso maestro. Il Minute Repeater, il movimento più sofisticato in assoluto, contiene martelletti, spirali, camme e ruote. Lang Lang è stato conquistato dal fascino di questo movimento che richiede la stessa maestria delle esecuzioni al piano.

Come i grandi solisti, i maestri orologiai devono perfezionare la loro arte con anni e anni di esperienza e dedicare centinaia di ore di lavoro prima di ottenere il suono perfetto. La nuova edizione speciale si ispira al Classic Fusion Tourbillon Cathedral Minute Repeater che nel 2014 ha vinto il prestigioso Grand Prix de Genève nella categoria "Striking watch” (orologio impressionante). E grazie alla leggerezza e al comfort del carbonio, il pianista può esercitare con facilità la propria arte. La bassa densità del materiale conferisce alla cassa proprietà di risonanza ottimali, dando forza alle note dell’orologio quando suona. 

Classic Fusion 45 mm Ceramic Ultra-Thin Lang Lang
Il Minute Repeater è inoltre dotato di un doppio gong "cattedrale" che produce un suono potente con armonie ricche e perduranti. Un suono con due vere e proprie note musicali. La musica è presente nei minimi dettagli: gli indici sul quadrante alle ore 3, 9 e 12 sono sostituiti, rispettivamente, da una “chiave di basso”, quella della mano sinistra del pianista, da una chiave di violino, quella della mano destra, e da una semicroma stilizzata che richiama le iniziali di Lang Lang. Prodotto in una serie limitata di otto pezzi, combina due importanti complicazioni: la suoneria e il tourbillon, cioè 319 componenti che sfidano la gravità e fanno rintoccare le ore, offrendo una riserva di carica di 85 ore.

Classic Fusion 45 mm Ceramic Ultra-Thin Lang Lang, invece, ha una cassa in ceramica nera con un diametro di 45 mm e uno spessore di 8,15 mm ed è prodotto in una serie limitata di 88 pezzi, lo stesso numero di tasti di un pianoforte.
Lang Lang al pianoforte
Il quadrante porta la firma dell'artista a ore 3, una piccola lancetta dei secondi a ore 7 e una semicroma stilizzata che ricorda le iniziali di Lang Lang a ore 12. L'indice, le lancette, le viti a forma di H e la corona sono in oro. Questo per rappresentare la straordinaria carriera di un uomo il cui nome era destinato al successo già da tempo. Il vetro zaffiro reca impresso un disegno che lo raffigura mentre suona con eleganza il pianoforte. E’ inoltre riportato il suo nome scritto in caratteri cinesi (il nome Lang significa "luce del sole" e il cognome Láng "uomo colto"). Sotto lo zaffiro si intravede un movimento a carica manuale, decorato con chiavi musicali. Sul cinturino in pelle sono impresse le cinque linee di uno spartito musicale, un pentagramma ancora in attesa di essere arricchito dalle annotazioni del maestro.

A suo agio con più stili musicali, anche se quello classico rimane al centro del suo repertorio, Il trentaquattrenne pianista cinese ha colpito la scena musicale internazionale sconfinando spesso in generi contemporanei. Da ricordare, ad esempio, i suoi duetti con il jazzista Herbie Hancock o con il tenore Plácido Domingo a conferma della sua capacità di entrare nelle parti della sperimentazione e dell'improvvisazione. Chi l'ha sentito suonare ha colto subito questo particolare stilema che non rinuncia mai a stupire e sorprendere il pubblico anche dai palcoscenici più blasonati del mondo. Nel 2009 Lang Lang è stato nominato tra le 100 persone più influenti al mondo e nel 2012 è stato inserito nella Hall of Fame da Gramophone Magazine. Ha ricevuto una medaglia d'oro al merito dalla Germania, è stato eletto Chevalier de l’ordre Arts et des Lettres in Francia ed è stato nominato ambasciatore di pace delle Nazioni Unite. Nel 2007 ha creato la sua fondazione - la Lang Lang Music Foundation - per aiutare giovani pianisti prodigio di tutto il mondo. Nel 2015 ha prestato il suo nome e il suo volto alla lotta contro la vendita illegale di avorio di elefante. Un percorso straordinario, iniziato a Shenyang, sua città natale, e che è stato narrato in una biografia diventata un bestseller: "A journey of a Thousand Miles" (tradotta in italiano col titolo “La mia storia”).

                                                                a cura di Daniele Vaninetti

fonte: lulop.com
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