Gianni Berengo Gardin: fotografia d'autore. Terni

Grandi navi a Venezia, la celebre foto-denuncia di Gianni Berengo Gardin (Fondazione Forma)
E' approdata a il Caos - Centro arti opificio siri - di Terni la mostra di Gianni Berengo Gardin "Vera fotografia con testi d’autore", un progetto espositivo di Contrasto, prodotto da Civita Mostre e promosso dal comune laziale in collaborazione con Indisciplinarte. L'esposizione delle opere del grande maestro italiano rimarrà aperta fino al 30 aprile 2017.
L'occasione, dopo quella romana, è ghiotta e riafferma la valenza internazionale degli scatti di Berengo Gardin, ligure di nascita ma con una lunga frequentazione veneziana alle spalle. E' stato sottolineato più volte: le sue fotografie raccontano un’epoca, accompagnando e a volte costruendo una visione personalissima, ma sempre dal significato collettivo, del contemporaneo e delle sue contraddizioni più eclatanti.
In particolare, per gli organizzatori della mostra, "Berengo Gardin possiede il dono di riuscire sempre a sorprendere grazie alla sua capacità di raccontare l'uomo, il nostro Paese e il nostro tempo. Nessuno come lui è stato un vero interprete, un artigiano devoto, un compagno, un amante della fotografia intesa come documentazione attenta e mai banale della realtà. In sessanta anni di carriera, la sua vita è stata caratterizzata anche da molti incontri, che in un certo senso sono all’origine di questa iniziativa". Ciascuna delle foto esposte è, infatti, presentata da un protagonista dell’arte e della cultura, che ha commentato uno degli scatti scelti nell’immenso corpus fotografico del maestro: amici, intellettuali, colleghi, artisti, giornalisti, registi, architetti.

Uno scatto di Gianni Berengo Gardin (Fondazione Forma per la Fotografia, Milano)
I loro testi, accostati a ciascuna delle 24 foto selezionate, permettono di ragionare meglio attorno al valore di testimonianza sociale ed estetica delle immagini. I testi sono di registi come Marco Bellocchio, Alina Marazzi, Franco Maresco e Carlo Verdone, di architetti come Stefano Boeri, Renzo Piano e Vittorio Gregotti, di artisti come Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis. E ancora di Lea Vergine e di Goffredo Fofi, del sociologo Domenico De Masi, dei fotografi Ferdinando Scianna, Sebastião Salgado e di un giovane emergente come Luca Nizzoli Toetti, di scrittori come Maurizio Maggiani e Roberto Cotroneo, di giornalisti come Mario Calabresi, Michele Smargiassi e Giovanna Calvenzi, di Peppe Dell’Acqua, psichiatra dell’equipe di Franco Basaglia, di Marco Magnifico, vicepresidente del Fai e di una street artist come Alice Pasquini. L’esposizione è arricchita da una proiezione di immagini tratte dall'archivio del fotografo ed è affiancata dal libro "Vera fotografia" pubblicato nel 2016 da Contrasto.


Gianni Berengo Gardin (Photo by Fanpage)
Gianni Berengo Gardin è nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Dopo essersi trasferito a Milano si è dedicato principalmente alla fotografia di reportage, all’indagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Il suo sguardo scruta l'uomo, lo incontra e lo scopre, dentro e fuori il sociale. Nel 1979 ha iniziato la collaborazione con Renzo Piano, per il quale ha documentato le fasi di realizzazione dei progetti architettonici. Nel 1995 ha vinto il Leica Oskar Barnack Award. È molto impegnato nella pubblicazione di libri (oltre 250) e nel settore delle mostre (oltre 200 quelle personali). Contrasto ha pubblicato di recente "Il libro dei libri" (2014), "Manicomi" (2015) e "Venezia e le grandi navi" (2015). L’intera produzione e l’archivio dell'autore sono gestiti da Fondazione Forma per la Fotografia di Milano. In occasione della mostra ternana, le proposte didattiche di Caos - a cura di Coopsociale Actl, Coopsociale Alis e Indisciplinarte Srl - rappresentano un’occasione di riflessione e approfondimento sulla teoria e sulla pratica fotografica dell’artista. Le varie attività sono aperte su prenotazione scrivendo all'indirizzo didattica@indisciplinarte.it o contattando il numero 0744-285946. "Vera fotografia con testi d'autore" è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Lunedì giorno di chiusura. Dal 26 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Sarà possibile acquistare il biglietto d'ingresso presso le biglietterie Caos, in viale Campofregoso 98, secondo i giorni e gli orari di apertura della mostra. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3,50 euro (per under 25 anni, gruppi di almeno 20 paganti). Informazioni: tel. 0744/285946.                                                                  
                                                                        a cura di Elena Vaninetti

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