Nel 2017 l’Hotel AbanoRITZ festeggia mezzo secolo di attività. Per raccontare e celebrare la storia che ha portato a questo importante traguardo sono state promosse diverse iniziative durante l’intero corso dell’anno. Tra queste la mostra "Questo albergo è una casa" curata da Sara Pedron e Marco Stecca. Un "racconto" sulla storia del cinque stelle della famiglia Poletto e, di pari passo, sull’evoluzione architettonica dell’edificio che lo raccoglie. Ma soprattutto una "retrospettiva" sulla sua saga generazionale scandita dai legami familiari che l’hanno sempre animato e arricchito. Quattro generazioni di donne.
La mostra, allestita nella sala televisione al piano terra dell'albergo, sarà visitabile fino a marzo 2018. L’inaugurazione è stata scandita anche dal concerto del pianista Octavian Corneliu Arion alle prese con alcune partiture dei grandi compositori russi.
La mostra e gli appuntamenti cameristici sono una proposta culturale di possibile interesse per un pubblico più vasto e trasversale; in questo senso, vogliono essere un’occasione per aprire le porte della "maison" termale alla cittadinanza e al territorio ai piedi dei Colli Euganei a cui l’hotel è indissolubilmente legato. Nel dettaglio, "Questo albergo è una casa" vuole raccontare i 50 anni dell’AbanoRITZ, dal 1967 ad oggi, attraverso una storia ricostruita sfogliando vecchie pagine di appunti, studiando disegni e progetti architettonici, ascoltando solide e affettuose testimonianze. Addentrarsi in una dimensione come questa, e farsi coinvolgere dalle sue dinamiche, porta, inevitabilmente, a riflettere non solo “sull’hotel” ma sui valori che fin dalle origini ne hanno guidato la gestione. Si dispiega così, lungo i due pannelli, una doppia narrazione parallela: la prima sull’hotel, che emerge con progetti, prospetti e sezioni, bozze e schizzi, disegni e prospettive originali riportati alla luce a partire dal 1965, una stratificazione evolutiva eterogenea che rivela l’attenzione e la cura del dettaglio che muta con lo scorrere del tempo.
La hall dell'AbanoRITZ, accoglienza sempre in primo piano |
La seconda sezione, in quadreria, incornicia le allegorie dei valori dell’AbanoRITZ: la familiarità, il conforto, l’accoglienza che affiorano dalle fotografie in bianco e nero dei primi anni Sessanta, per mezzo secolo, fino ad oggi. L'esposizione apre una riflessione più ampia che si estende ai concetti di luogo e non-luogo, dell’abitare, delle relazioni che si intrecciano con lo spazio e lo trasformano. Si parla, insomma, di “casa”, nell’accezione di luogo dell’appartenenza e della cura. Nel corso del 2017 sono previsti altri momenti di approfondimento e discussione sui temi cari ai curatori e alla direzione. Verranno affrontati a partire dal punto di vista di diverse discipline, in un confronto virtuoso che metterà in relazione diverse prospettive sul medesimo argomento; l'intreccio e la dialettica tra passato e presente. Il concerto "Atmosfere Russe" è dedicato alle immortali pagine pianistiche di questa grande scuola. Arion ha eseguito alcune partiture di Skrjabin, Prokof’ev e Rachmaninov. È il terzo appuntamento 2017 del festival "The Colors of Music in the World" ideato in collaborazione con l’Associazione KlyoMusic.
Ogni ultimo venerdì del mese, infatti, la splendida Sala degli Specchi risuona delle musiche provenienti da diverse parti del mondo: un ideale omaggio a tutti gli ospiti internazionali che nel corso di 50 anni hanno arricchito la storia dell'AbanoRITZ. Il linguaggio universale della musica riunisce anche oggi gli ospiti dell’hotel e il pubblico esterno in un incontro emozionante e senza barriere.
Ma c'è molto di più nel cinquantesimo di vita e di attività di questo albergo termale. Quasi un romanzo e tutto al femminile. E l'autopresentazione è senza retorica: "Quattro generazioni di donne, una grande famiglia che è ed è stata espressione e contaminazione di generazioni diverse e che ha fatto dell’ospitalità più che una professione, una vocazione. Un cammino quello dell’AbanoRITZ che ha creduto nel valore della tradizione e ha investito nella passione per il progresso, perché pensiamo che chi non ha passato non avrà futuro".
Ida Poletto |
Poi l'affondo: "Abbiamo voluto un turismo dal volto umano: quello della famiglia Poletto, quello dei collaboratori e soprattutto quello dei molti ospiti che ogni anno rinnovano la loro fiducia all’AbanoRITZ e, scegliendoci, ci premiano. Accogliere un ospite atteso e desiderato, questo è il nostro modo di fare impresa, fedeli all’autenticità della nostra proposta, orgogliosi dei nostri primi 50 anni. Segni del passato e tracce di storia, innesti di progresso e innovazione in un hotel con più fascino che lusso, più eleganza che formalità. L’AbanoRITZ festeggia quest’anno le nozze d’oro dell’accoglienza e pulsa di vita grazie ai giovani ospiti, alla fidelizzazione di quelli di sempre, al senso di appartenenza degli amici di questa CASA che è un albergo". L'essenza e la filosofia di un Thermae & Wellness Hotel che vola oltre le mode e si mantiene fedele alla propria missione: amare il bello prima del lusso.
a cura di Daniele Vaninetti