Grande spazio all'arte nel menu del Ristorante Marchesi alla Scala |
Racconta Marchesi: "Gli artisti sono stati clienti e amici di una Milano giovanile. Già nel locale dei miei genitori passavano regolarmente Monicelli, Fontana, Visconti, Testori… E sicuramente la conoscenza di Calvi, Manzoni, Baj, Tadini, Spoldi, Hsiao Chin, Del Pezzo, D’Orazio, Scalvini, e tanti altri, ha contribuito a formare il mio personale immaginario. Ripensando al piacere che mi dava la musica e al lavoro del cuoco - continua il maestro e il protagonista di tante battaglie- mi sono reso conto che il nesso che li accomuna riguarda la durata, dal momento che un brano e un piatto vivono solo attraverso la loro esecuzione.
Quella di Gualtiero Marchesi è sempre stata una "mensa sonora". In ascolto |
Tre esempi. L'Omaggio a Piero Manzoni è l'"Achromes di branzino". "Piero era, innanzitutto, un amico e le sue Achromes alla francese o, come anche le chiamava, superfici acrome, sono una declinazione infinita del bianco, uno spazio totale con minime increspature", spiega Marchesi. La descrizione: nel piatto lo stesso concetto si applica ai filetti di branzino o di salmone, tagliati obliquamente e disposti uno dopo l'altro. Pura ostensione con l'accortezza, però, di cuocerli nella loro pelle e servirli in una camicia croccante. Per Lucio Fontana ecco "Il rosso e il nero" dove "l'onda rossa copre tre quarti del piatto e s'infrange in basso contro una riva di lava. La salsa al pomodoro leggermente piccante, fredda, tipo gazpacho, è opposta ad alcuni pezzi di coda di rospo, cotti nel nero di seppia. Freddo e tiepido, rosso e nero, liquido e tenero".
Sempre nel 2013, il 14 ottobre, Marchesi riceve a Marsiglia, nel corso di una serata tutta in suo onore, un premio speciale da "Les Grandes Tables du Monde", l’associazione a cui sono affiliati i migliori indirizzi del mondo. Alla fine dello stesso mese di ottobre è nominato membro di Altagamma International Honorary Council che riunisce le aziende italiane operanti nella fascia più alta del mercato, distinguendosi per l’innovazione, la qualità, il servizio, il design, tenendo alto l’esempio della cultura e dello stile italiani. Il 18 giugno 2014 inaugura l’Accademia Gualtiero Marchesi in via Bonvesin de la Riva numero 5, l’indirizzo da cui tutto ha avuto inizio e che rappresenta un vero e proprio "Ritorno al futuro". Un luogo di studio, di apprendimento e di sperimentazione dove formare i cuochi e divulgare i principi di una sana alimentazione. E dove la cucina e l’arte, in tutte le sue manifestazioni - dalla musica alla scultura, alla pittura, all’architettura, al teatro…- contribuiscono alla definizione del buono e del bello, coinvolgendo sia gli adulti sia i bambini. Nel 2015 viene nominato Chef Ambassador di Expo 2015 e apre il Ristorante Marchesi all’interno del già suo Marchesino in piazza della Scala a Milano.
Daniele Vaninetti