Ristorante in spiaggia (Photo by Dominican Republic Ministry of Tourism) |
La Repubblica Dominicana è stata appena nominata capitale della cultura gastronomica dei Caraibi dall’Accademia ispanoamericana della Gastronomia e dall’Accademia Reale spagnola. La cucina locale è un mix di sapori che affonda le radici nel patrimonio di differenti culture: quella dei Tainos, della tradizione spagnola e africana ed è proprio da questo melting pot che discendono segreti, ricette e sapori della cucina isolana di oggi.
La città di Santo Domingo, in particolare, è già ricca di indirizzi gourmet di alto profilo. Degno di nota è il ristorante Travesías a cura della giovane Chef Tita, un viaggio tra i sapori e aromi ispirati ad antiche ricette che utilizzano solo prodotti locali sapientemente elaborati. Tra i piatti da non perdere: “Risotto de Chivo Endulzao”, “Chillo Boca Chica” (pesce accompagnato da banane fritte e avocado), “Salpicón de Pez León”, “Quipes de chivo”, “Chenchén con Cordero Estofado”, “Sancocho de la Costa” (a base di zucca), “Caldo Bayahibe”, “Centollo paraíso de Montecristi” (granchio gratinato con crema di latte, servito con yucca e avocado), “Dorado del Cayo” (pesce in salsa di cocco di Samaná).
Il Buche Perico, primo "ristorante serra" dei Caraibi, invece, presenta una cucina contemporanea dominicana con ingredienti del territorio e utilizzando tecniche sofisticate e creative. La chef è Paulette Tejada, una giovane dominicana con esperienza nelle cucine di AKELARE a Madrid (2 stelle Michelin) e al Public di New York (1 stella Michelin).
In altre zone del Paese, per esempio a Santiago de los Caballeros. nel cuore dell’isola, di grande interesse è il Barttola Brasserie che ha appena accolto uno chef stellato di origine spagnola Javier Cabrera, 1 stella Michelin e 1 Sol Repsol.
(Photo by Ministry of Tourism Dominican Republic) |
a cura di Daniele Vaninetti