Nell'immagine; Benedetta Barzini sul set
"La scomparsa di mia madre". Palazzo Grassi, Venezia
Mercoledì 26 febbraio, il Teatrino di Palazzo Grassi, a Venezia, presenta “La scomparsa di mia madre” (2019, 94’), il film documentario di Beniamino Barrese dedicato alla madre, la top model, attivista, docente e giornalista italiana Benedetta Barzini, considerata una tra le protagoniste più significative della moda italiana e internazionale. Benedetta sarà presente in sala insieme a Maria Luisa Frisa, direttrice del corso di laurea in Design della moda e Arti multimediali all'Università Iuav di Venezia, e Gabriele Monti, ricercatore in Teorie e critica del fashion design. Benedetta Barzini è stata la prima modella italiana ad apparire tra le pagine patinate di Vogue America negli anni Sessanta.
Nel corso della sua carriera, avviata nello splendore di una New York ruggente, è stata la musa di grandi artisti come Salvador Dalì e Andy Warhol, o fotografi come Irving Penn e, al suo rientro in Italia, di Ugo Mulas. Per tutti gli anni Settanta è stata impegnata nella lotta femminista rifiutando coerentemente qualunque uso stereotipato del corpo femminile nella moda. Attualmente, lavora ancora come modella per grandi marchi, insegna e scrive di moda per diverse testate. Non è tuttavia questo il soggetto del documentario girato da Beniamino Barrese, che rifiuta ogni intento celebrativo o testamentario. Al contrario, l’opera nasce dall’urgenza di sottrarre l’immagine della madre al consumo, nel momento in cui essa stessa ha deciso di sparire, mettendo fine all’attività sino ad allora svolta, ritirandosi in un luogo ancora da definire. Il progetto si traduce in un incontro-scontro, struggente e intenso, sul controllo e il significato delle immagini. La telecamera di Barrese ha ricercato, quasi con un’attitudine chirurgica, di restituire l’icona alla sua normalità, ritraendola negli atteggiamenti meno glamour e più ordinari. Il tentativo di un figlio di trattenere l’essenza della madre, una donna di grande carattere, attraverso immagini intime che mettono in evidenza anche il complesso rapporto che Benedetta Barzini rivela avere con la telecamera. Ne emerge un grande divario tra vita pubblica e privata e la complessa profondità del rapporto con la figura materna. Finalista agli European Film Awards e unico titolo italiano all’ultimo Sundance Festival, “La scomparsa di mia madre” è distribuito da Reading Bloom e Rodaggio Film. Il calendario completo della stagione culturale è disponibile sul sito di Palazzo Grassi, alla pagina “calendario”. www.palazzograssi.it