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Omar Hassan, Voi, Tecnica mista su tela e scultura, 2019 |
Il tempo per Omar Hassan è un oggetto di ricerca, un’unità di misura e un’ossessione artistica. “Sotto Sopra”, la mostra curata da Maria Savarese che si svolge presso il PAN (Palazzo delle Arti Napoli, Via dei Mille 60) è la sua prima mostra in assoluto a Napoli. Promossa dall’assessorato alla Cultura e al Turismo partenopeo, realizzata in collaborazione con la Fondazione Alberto Peruzzo, la Prometeo Gallery e la Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, con il coordinamento tecnico-organizzativo di Editori Paparo, l’esposizione sarà aperta al pubblico sino al 28 marzo e conterrà tutte le opere inedite e realizzate ad hoc per il PAN e la città di Napoli.
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Afrodite, tecnica mista su tela e scultura in gesso, 2017 |
Trentatreenne, figlio di madre italiana e padre egiziano, allievo di Alberto Garutti, grande esponente dell’arte contemporanea italiana, Hassan ha realizzato il suo nuovo viaggio come un rito di passaggio, un cambiamento, un passo oltre il suo già visto. Spogliando i suoi gesti pittorici del colore, svelando l’anima vera del concetto, ha cercato di giungere a una politica dell’interieur evidenziando l’aspetto più intimo del lavoro. Lo ha fatto lavorando sul Bianco e il Nero, protagonisti in questo tentativo di evidenziare gesti pittorici di sintesi, così che il colore diventi un ponte fondamentale dell’espressione dell’artista. "Sotto Sopra" invita a riflettere sull’importanza del singolo nella nostra società (tappini, sculture) e sulla giusta attenzione che dovremmo porre al luogo in cui viviamo e in cui vivranno i nostri figli. Uno sguardo critico e amorevole come quello che le opere cercano di offrire. Critico perché in relazione e in gioco con l’energia della città e amorevole per esaltarne la forza. Come scrive la curatrice Maria Savarese nelle note di accompagnamento alla mostra, “dalle opere di Omar Hassan… si coglie il movimento dell’artista mentre dipinge, si intuiscono i colori che ha utilizzato per primi e la forza che ha impresso in ogni singola goccia. La pittura diventa un gesto e ogni gesto un segno sulla tela. La saturazione dello spazio pittorico genera come risultato la totale inclusione dello spettatore nella dimensione creata dall’artista fatta di pura espressione non mediata neanche dalla mimesi”.
In Omar Hassan l’Arte emerge (anche) come bisogno e come rinascita, come espressione di stati d’animo, esplosione di energia, sintesi progettuale. Nelle sue opere sono presenti diversi segni del presente: dalla cultura della street art presente, nella serie “Injections”, all’action painting che rimanda alle sue radici egiziane e all’arte islamica; dalla serie sul pugilato “Breaking Through”, 121 grandi quadri legati alla sintesi del gesto (e a Napoli sono visibili due nuove opere della nuova serie Breaking Through Black) alle tele della serie “Time Lines”. La Fondazione Alberto Peruzzo è un’istituzione non profit nata per volere dell'omonimo imprenditore. Intende favorire la diffusione dell’arte contemporanea ma è, allo stesso tempo, attenta e impegnata nel recupero del patrimonio artistico. Progetti di rilevanza nazionale e internazionale sono stati presentati dal 2011 in poi, a cominciare dal restauro del Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale, in collaborazione con la Louis Vuitton. Da quel recupero di un luogo fisico, ma anche simbolico, l’impegno di quella che sarebbe poi diventata la Fondazione Alberto Peruzzo è diventato via via sempre più attento, spaziando dalla tutela e salvaguardia del patrimonio storico (i restauri del Padiglione Venezia e della Chiesa Sant’Agnese a Padova sono due esempi concreti) alla promozione di artisti contemporanei (come nel caso della mostra "Alberto Biasi. Tra realtà e immaginazione" a Venezia per la Biennale Arte 2019) e moderni. La Chiesa di Sant’Agnese, a Padova, è una chiesa del Mille, ed è oggetto di restauri dal 2013. Al termine degli stessi, nel 2020, diventerà la casa della Fondazione Alberto Peruzzo, nonché luogo di cultura e di dialogo tra arte classica e contemporanea.