Forse mai come in questi giorni stiamo comprendendo l’importanza che riveste l’ambiente domestico per coloro che lo abitano. Ci stiamo rendendo conto che la qualità di una buona luce naturale e dei materiali con i quali interagiamo, che la funzionalità degli spazi che occupiamo, che la comodità di divani e sedie e letti sui quali stiamo trascorrendo molte più ore al giorno rispetto a quelle a cui siamo abituati, che i colori sui quali il nostro sguardo si posa durante il dispiegarsi della giornata sono tutti elementi determinanti per agevolare uno stato di discreto benessere anche in un momento di oggettiva difficoltà collettiva. Ecco che l’attenzione torna alla casa quale luogo sicuro e preferibilmente piacevole dove stare, da soli o in compagnia.
Come avviene, ad esempio, in un mini appartamento di 32 mq nel centro di Mosca progettato e arredato dallo studio di architettura Bazi. Uno spazio abitativo scelto per il senso di armonia che trasmette grazie anche alla presenza di alcuni classici Thonet. I classici Thonet, oggi come in passato, fanno parte della quotidianità di molte persone in tutto il mondo e in diversi contesti: nei caffè che oggi ci sono preclusi, negli uffici che oggi sono chiusi, negli spazi pubblici che oggi sono deserti e anche e soprattutto nelle abitazioni private che mai in questi weekend di primavera sono state così popolate. I riflettori sono puntati sui prodotti Thonet perché sono icone del design e perché sono già sopravvissute a rivoluzioni storiche, a mutamenti di costume, a costruzioni e abbattimenti di muri, uscendone con un’identità sempre più riconoscibile e forte. I classici Thonet sopravviveranno insieme a noi anche a questa emergenza sanitaria. E’ così che un brand diventa espressione di una cultura, affondando le proprie radici nel passato e riuscendo a proporsi a distanza di moltissimi anni come ancora straordinariamente contemporaneo. Ed è così che semplici arredi si trasformano in beni culturali alla portata di molti, beni da conservare e tramandare di generazione in generazione contribuendo ad aumentarne il valore. Fedele alla propria tradizione e artigianalità, l’azienda punta oggi allo sviluppo di nuovi modelli, frutto della collaborazione con designer di fama nazionale e internazionale. Tutti i mobili sono fabbricati all’interno della manifattura di Frankenberg e i discendenti di Michael Thonet di quinta e sesta generazione sono impegnati attivamente nella società.