Addio a Nanda Vigo, quando la luce illumina l'arte
Nanda Vigo (Courtesy Archivio Nanda Vigo)
È con profondo dolore che l’Archivio Nanda Vigo comunica la scomparsa di Nanda, avvenuta sabato 16 maggio dopo un breve ricovero. L’Archivio, fondato per volere della stessa artista nel 2013, continuerà con ancor più convinzione e slancio nell’opera di promozione e di protezione del suo sessantennale lavoro, che già negli ultimi anni aveva dato visibilità alla sua vivace carriera, con mostre importanti quali - solo per citarne alcune recenti - "ITALIAN ZERO & avantgarde 60’s" al MAMM Museum di Mosca nel 2011.
Nel 2014/2015 espone al Guggenheim Museum di NewYork, al Martin-Gropius-Bau di Berlino e allo Stedelijk Museum di Amsterdam nelle retrospettive dedicate a ZERO. Tra il 2013 e l’inizio del 2016 realizza diverse personali: “Nanda Vigo Lights Forever”, Galleria Allegra Ravizza, Lugano; “Affinità elette” al Centro San Fedele di Milano e in seguito alla Fondazione Lercaro di Bologna; “Zero in the mirror” alla Galleria Volker Dhiel di Berlino; “Nanda Vigo” alla galleria Sperone Westwater di New York. Ha partecipato alla XXI Triennale (21st Century. Design After Design) e nel 2016 ha presentato la sua prima opera monumentale, “Exoteric Gate”, esposta nel cortile della Ca’ Granda dell’Università degli Studi di Milano. Nel 2017 partecipa alla mostra “Fantasy access code” a Palazzo Reale di Milano e al K11 Museum di Shanghai in collaborazione con Alcantara, a “Socledu Monde, Biennale 2017” all’Heart Museum di Herning in Danimarca e alla mostra “Lucio Fontana. Ambienti/ Environment” a Pirelli Hangar Bicocca, Milano. Nel 2018 realizza per il MAXXI di Roma, in collaborazione con Alcantara, la mostra “Arch/arcology” e inaugura la personale alla Galleria San Fedele di Milano dal titolo “Sky Tracks” e “Global Chronotopic Experience” nello Spazio San Celso di Milano e le mostre collettive “Welt ohne Außen-Immersive Spaces since the 1960s” al Martin-Gropius-Bau di Berlino, “Zero” MONA Museum di Hobart in Tasmania, “Multiforms” a Palazzo Rocca Contarini Corfù di Venezia,“Opere aperte-1955-1975” alla Fundació Catalunya La Pedrera di Barcellona e “100% Italia” al Museo Ettore Fico di Torino. Nel 2019 inaugura la mostra personale “Nanda Vigo-Light Project” a Palazzo Reale, Milano, e le collettive “Object of desire: Surrealism and Design”, Vitra Design Museum, Weil am Rhein e “Mondo Mendini - The World of Alessandro Mendini”, Groninger Museum, Groninger.
Foto Marco Poma
È attualmente in corso la mostra “Light project 2020” al MACTE–Museo di Arte Contemporanea di Termoli. Molte sono le pubblicazioni, le interviste, le catalogazioni con una visibilità sempre maggiore e riconosciuta nel mondo dell’arte. Ripercorrere le tappe del suo lavoro, dal 1959 a oggi, come rammentare la sua presenza nel mondo artistico e del design milanese, sarebbe troppo lungo: valga il ricordo dei tratti personali del suo carattere, così brusco e deciso, da combattente, che chi l’ha incontrata ha sicuramente percepito e che i suoi amici ben conoscevano. Era lo specchio di convinzioni radicali sull’arte, il design, l’architettura, che Nanda ha contribuito a creare e a consolidare con le sue opere e con la coerenza a volte scomoda delle sue idee, manifestate senza paura e senza ipocrisia sia negli anni di festosa rivoluzione dell’arte sia nei periodi di riflusso. Spirito intransigente, artista indipendente, ha sempre scelto la sua vita. Le esequie, che avverranno in forma privata, saranno seguite non appena possibile da una commemorazione pubblica, come desiderato dall’artista.