Questa soluzione, la cui fase d’ingegnerizzazione è ormai ultimata, garantisce tempi di consegna ridotti e ampie possibilità di personalizzazione in termini di stile e tipologia. L’innovazione e la flessibilità nelle costruzioni navali sono concetti fondamentali nella storia imprenditoriale del gruppo Antonini. Questa stessa filosofia di lavoro è stata adottata anche per Antonini Navi, il nuovo brand del gruppo dedicato ai superyacht e recentemente lanciato sul mercato. "Per il primo progetto firmato Antonini Navi abbiamo deciso di applicare ai superyacht in metallo un metodo costruttivo finora usato prevalentemente su imbarcazioni in vetroresina di minore grandezza: abbiamo creato una piattaforma modulare studiata nei minimi dettagli per iniziare la costruzione dello scafo dando la possibilità di scegliere la tipologia e il concept in un secondo tempo, talvolta anche a metà del processo costruttivo.
L’armatore quindi potrà personalizzare il proprio superyacht a costruzione iniziata non solo negli interni ma anche e soprattutto nella tipologia funzionale. Il risultato? Avrà massima flessibilità di scelta ma con tempi di consegna ridotti, perché la parte di progettazione e di costruzione dello scafo sarà già stata effettuata", commenta Aldo Manna, socio e direttore commerciale di Antonini Navi. Manna aggiunge: “È una scelta complessa, che richiede indubbie capacità da parte dell’ufficio tecnico, una sinergia totale con un designer di eccezionale esperienza e grande talento e, infine, importanti investimenti in ricerca e progettazione, tutte caratteristiche che al Gruppo Antonini non mancano". La prima UP40 sulla quale il cantiere ha lavorato prevede uno scafo in acciaio dislocante di 40 metri di lunghezza la cui architettura navale, ingegneria e compartimentazione interna si adatta perfettamente a tre differenti sovrastrutture: Motoryacht, Crossover e Sport Explorer, tutte disegnate da Fulvio De Simoni.
Lo scafo quindi è il primo tassello della Utility Platform. Al di là delle differenze legate al design e al tipo di utilizzo del futuro armatore tutte le imbarcazioni realizzate da Antonini Navi avranno, quindi, uno scafo con i medesimi parametri tecnici e uno stesso livello di affidabilità, robustezza e tenuta al mare. La forma è stata pensata per rendere il più abitabile possibile il volume interno di ogni yacht mentre le linee d’acqua saranno estremamente efficienti per garantire un’opera viva capace di offrire una navigazione sicura, contenendo i consumi emantenendo elevato il livello di comfort. Nel caso di UP40, la scelta di dotare la nave di grandi serbatoi di carburante e la particolare attenzione volta all’efficienza in navigazione, garantiranno un’autonomia da “grand cruiser” che supererà le 5.000 miglia all’andatura di 10 nodi. La velocità massima si attesterà, invece, intorno ai 14 nodi e quella di crociera sarà di 12 nodi. Come detto, tre sono i differenti stili delle sovrastrutture che genereranno tre diversi modelli: un elegante e moderno Motoryacht, un marino ed essenziale Crossover e, infine, un solido e multifunzionale Sport Explorer. Il pluripremiato architetto e designer spezzino Fulvio De Simoni ha dovuto dare fondo a tutta la sua esperienza per mettere in pratica questa idea che, applicata al mondo dei superyacht in acciaio, comporta procedure molto complesse e articolate anche nella progettazione stilistica. La priorità dell’architetto De Simoni è stata quella di creare dei concept il cui design fosse armonioso, equilibrato e innovativo, senza essere banale.
Fulvio De Simoni e Simone Antonini |