Fabio Luisi, direttore musicale del Festival della Valle d'Itria (photo pagina Facebook) |
"Anche nei momenti più difficili, abbiamo creduto - afferma Franco Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi - che le luci di Palazzo Ducale dovessero accendersi sulla nuova edizione del festival: il nostro è un impegno nei confronti del territorio, degli artisti ma soprattutto del nostro pubblico. È nel momento più grave che il teatro, così come ci insegna Paolo Grassi (ideatore e "anima" storica della manifestazione, ndr), deve essere in grado di affermare il proprio ruolo, di trovare nuova vitalità per restituirla alla comunità di cui fa parte. Il mio più sentito ringraziamento va, quindi, a tutto lo staff, il cui lavoro instancabile potrà ridare ossigeno a Martina Franca e a tutta la Valle d’Itria".
Nel dettaglio la kermesse presenta 19 serate fra opere in forma scenica, concerti vocali e progetti speciali che si svolgeranno, secondo le misure di sicurezza richieste dall’emergenza Covid-19, nei luoghi più suggestivi di Martina Franca (dall’Atrio di Palazzo Ducale ai chiostri e alle chiese del centro storico), nelle masserie della zona e anche in altri spazi di Taranto e Polignano a Mare. Proprio nell’Atrio del Palazzo Ducale, la cui platea sarà rimodulata per ospitare il pubblico in sicurezza, saranno presentati due titoli di Richard Strauss, in versioni di rara esecuzione, entrambi concepiti dal compositore bavarese per un organico formato da una trentina di esecutori che, a Martina Franca, sarà composto dai professori dell’Orchestra della Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari. Ad inaugurare il festival, la sera del 14 luglio (repliche il 22, 25 luglio e l’1 agosto), sarà la commedia di Molière "Il borghese gentiluomo" ripensata come monologo da Stefano Massini, con la mise en espace curata da Davide Gasparro e le musiche di scena del compositore tedesco dirette da Michele Spotti.
La musica scritta per accompagnare la commedia sarà eseguita, secondo la partitura del 1917, con performance d’attore e di danza, nello spirito originale della comédie ballet di Lully/Molière e della ricreazione di Strauss/Hofmannsthal. A Massini, tra i massimi drammaturghi del teatro contemporaneo, nonché consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano, il Festival ha commissionato una drammaturgia originale che prende le mosse da Molière per parlare del nostro tempo. Arianna a Nasso (21, 24, 26 luglio e 2 agosto), affidata alla bacchetta di Fabio Luisi, sarà proposta nella prima edizione del 1912 con una nuova versione in italiano del libretto di Hugo von Hofmannsthal a cura di Quirino Principe e la regia di Walter Pagliaro, gli elementi scenici di Gianni Carluccio e i costumi di Giuseppe Palella (già Premio Abbiati per suoi precedenti lavori a Martina Franca). Nel ruolo della protagonista Carmela Remigio,nei panni di Bacco ci sarà il tenore Piero Pretti, in quelli di Zerbinetta il soprano Jessica Pratt, Arlecchino sarà Vittorio Prato. Come annotano gli organizzatori, "il tema del festival prende le mosse dalle elaborazioni poetiche del mito di Arianna delle fonti classiche del LXIV Carme di Catullo e della Decima Epistola delle Eroidi di Ovidio. I versi di entrambi i componimenti portano in nuce le forme e i luoghi topici di tante scene e arie d’opera dei secoli a seguire, consegnando alla cultura occidentale un’inesauribile fonte di materiale che sarà rielaborato in infiniti modi e dal quale saranno create le vicende di donne come Medea e Didone, ma anche Norma, Armida, Bolena e Donna Elvira".
Mondo barocco e recupero della cultura classica non si fermeranno al palcoscenico operistico di Palazzo Ducale ma animeranno l’intero programma musicale. In particolare il 27 luglio ci sarà un’originale iniziativa musicale in più tappe fra i monumenti del centro storico e attraverso i secoli della musica: Omaggio a Martina Franca ("Come Teseo: nel labirinto bianco con il filo d’Arianna") coinvolgerà decine di artisti fra cui alcuni specialisti del repertorio barocco e potrà essere seguita in streaming. La figura di Arianna in musica nutre anche i programmi di alcuni concerti di Palazzo Ducale con solisti di assoluto rilievo: il 29 luglio il contralto Sara Mingardo sarà la protagonista del “Concerto barocco” durante il quale le sarà assegnato il Premio “Rodolfo Celletti” 2020, il 30 luglio tornerà il “Recital di Belcanto” con il soprano Jessica Pratt e il tenore Xabier Anduaga, quindi il 31 luglio Anna Caterina Antonacci e il pianista Francesco Libetta saranno impegnati in brani che esplorano questo repertorio da Claudio Monteverdi a Francis Poulenc.
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www.festivaldellavalleditria.it
Photo Festival della Valle d'Itria e pagina Facebook