Vincenzo De Cotiis |
Il mobilio interno richiama le forme del dry bar esterno, creando una connessione indoor/outdoor, per dare la sensazione di un unico spazio che si affaccia sul mare. Sempre nel Main Deck, la paratia di prua viene "smaterializzata" attraverso il rivestimento a specchio che riflette la luce regalando luminosità e portando la vista dell’ambiente marino dritto nel cuore della barca. La luce artificiale è stata pensata come un elemento chiave, grazie ad un sistema d’illuminazione in grado di creare un’atmosfera morbida e calda: oltre alle lampade e ai classici faretti a cielino, l’artista ha realizzato un attento lavoro di light design che coinvolge anche la parte inferiore dei divani, per enfatizzare il particolare effetto “sospeso” degli arredi. Nel Lower Deck ci sono quattro cabine per la notte, di cui due vip, una matrimoniale e una con letti doppi scorrevoli. Nella suite armatoriale si ha l’impressione che lo spazio si dilati grazie alla posizione inclinata della cabina armadio, mentre il rivestimento in specchio ne fa scomparire il volume e riflette la luce e il panorama di tribordo, creando mutevoli effetti ottici di grande suggestione. Tutti i tessuti di bordo sono firmati Loro Piana Interiors. La zona equipaggio è indipendente e gode di passaggio diretto dalla cucina, in modo da non interferire con i movimenti degli ospiti e garantire un elevato livello di privacy. Magellano 25 Metri è una delle poche imbarcazioni nella sua categoria ad avere l’accesso diretto dalla timoneria interna, posta in posizione rialzata sul maindeck, e quella esterna sul fly, per agevolare il lavoro del comandante e dell’equipaggio di bordo. Ken Freivokh ha dato una sua personale interpretazione della linea, partendo dal concetto di "Timeless" e, quindi, dalla volontà di creare un oggetto dalla bellezza intramontabile e affascinante, lontana da mode e da tendenze passeggere. L’elemento centratale da cui si sviluppa tutto il progetto è la sovrastruttura interamente vetrata, concepita per creare l’emozione di una penthouse a livello del mare.
Tra gli elementi più evidenti ci sono, poi, i mandorlati sullo specchio di poppa e la forma delle vetrature a scafo dal taglio rétro. A dare maggiore personalità al profilo dello yacht vi sono i flabelli laterali in teak, che caratterizzano la parte poppiera della tuga. L’elegante scala a spirale conduce al Fly, dove l’hard top è sorretto da un albero centrale dalle forme minimal. La prua, a forma quasi verticale, sottolinea le doti di straordinaria navigabilità tipiche del modello. La zona di prua può essere vissuta diversamente a seconda dei vari momenti della giornata come prendisole e zona lounge mentre la poppa, grazie ad un meccanismo di portellone pivotante, offre il fascino di una Infinity Terrace da cui contemplare il tramonto senza alcun impedimento visivo. Lo scafo del primo esemplare è di color ottanio brunito con una fascia di bellezza senape. Magellano 25 Metri s’inserisce a pieno titolo nella Carbon-Tech generation e segna un altro passo avanti nella pioneristica ricerca da parte di Azimut Yachts su questo materiale dagli indiscussi vantaggi: grazie ad un uso mirato si possono, infatti, ampliare i volumi di bordo mantenendo eccellenti livelli di stabilità.
Lo yacht si avvale di varie soluzioni individuate dall’Innovation Lab di Azimut Yachts nell’ambito di ECS (Enhanced Cruising Solutions) ed è stato progettato e realizzato secondo i più elevati standard applicati nel settore, fregiandosi dell'High Technical Standard, declaration rilasciata dal cantiere. Inoltre, sarà possibile dotare il Magellano 25 del nuovo sistema “hotel mode” che permette l’uso dei principali servizi di bordo per un tempo prolungato, quando la barca è all’ancora, senza dover accendere i generatori. Altra caratteristica innovativa è il sistema di sanificazione attiva BCool, utilizzato anche dalla Nasa per gli ambienti delle navicelle spaziali. Estrema attenzione è stata riservata alla riduzione della rumorosità e delle vibrazioni per garantire il massimo livello di comfort; la suite armatoriale è allestita come una capsula flottante e l’introduzione di un giunto elastico tra motori e invertitori impedisce alle vibrazioni generate dall’asse delle eliche di propagarsi all’interno della barca.
La carena Dual Mode, realizzata dallo studio di Pierluigi Ausonio, garantisce una navigazione sicura e confortevole, anche con mare formato. Le forme a doppio spigolo, unite alla presenza di uno skeg, permettono di contenere i consumi e attutiscono l’impatto con l’onda. Il 25 Metri è stato, dunque, progettato con l’obiettivo di percorrere moltissime miglia anche in condizioni di mare e vento meno favorevoli. La motorizzazione è affidata a una coppia di motori Man da 1.400 cavalli (o, in alternativa, 1.550 cavalli) con trasmissione in linea d’asse V-Drive. La stabilizzazione è affidata a un sistema di pinne elettriche Humpree. La velocità massima prevista si attesta intorno a 24/25 nodi, mentre 21 nodi è il valore della velocità di crociera. Intanto, Azimut Yachts sceglie Gabriele Muccino per "raccontare" il suo nuovo yacht, che verrà presentato in anteprima mondiale a settembre 2020. Per parlare di una barca così fuori dal comune il brand ha individuato un linguaggio nuovo, ricorrendo ad una scelta inedita nel settore della nautica. La "prima" del cortometraggio avverrà, sempre a settembre, nella cornice del parco della Fondazione Maeght, a Saint-Paul-de Vence, in Provenza, nel corso della serata di gala organizzata da Azimut Yachts per una première esclusiva di Magellano 25 Metri.