"Quelli evocati da Rorem sono pellegrini che si muovono verso il futuro. Ricordando con tenerezza i propri affetti, come suggerisce Čajkovskij. E andando in cerca della serenità dipinta da Dvořák". S'inaugura MIT0 2020, la più importante rassegna concertistica italiana di fine estate. Venerdì 4 settembre, alle ore 20 e 22 (doppio concerto), al Teatro Regio di Torino, l'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da Daniele Rustioni, solista la violinista Francesca Dego (introduzione al concerto di Stefano Catucci), eseguirà la prima italiana di Pilgrims, per orchestra d’archi di Ned Rorem, Souvenir d’un lieu cher op. 42 di Pëtr Il'ič Čajkovskij nella trascrizione per orchestra d’archi di Alexandru Lascae e la Serenata per archi in mi maggiore op. 22 di Antonín Dvořák. Il "bis" a milano sabato 4.
MITO SettembreMusica ha come tema conduttore "Spiriti". Fra sacro e profano, la quattordicesima edizione è declinata in oltre 80 concerti nelle sale torinesi e milanesi. Appuntamenti in cartellone sino al 19 settembre nei due capoluoghi. Un festival "tutto italiano" che si chiude con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Sesto Quatrini, con il pianista Giuseppe Albanese. Tra gli altri ospiti, i direttori d'orchestra Ottavio Dantone, Michele Mariotti e Alessandro Cadario; i violoncellisti Mario Brunello, Enrico Dindo e Giovanni Sollima; i pianisti Andrea Lucchesini (nella foto qui a fianco), Benedetto Lupo, Emanuele Arciuli, Filippo Gamba, Davide Cabassi, Filippo Gorini, Bruno Canino e Antonio Ballista. Cinque le prime esecuzioni assolute, tra cui una nuova commissione del festival. Per la prima volta Radio3 trasmette tutti i concerti serali in diretta o differita. "Ci eravamo abituati a salutare il ritorno di MITO SettembreMusica come segno della ripresa delle attività musicali di Torino e Milano al termine dell'estate - dicono i sindaci di Torino e Milano Chiara Appendino e Giuseppe Sala -. Un modo tutto particolare per riempire di suoni e di idee la vita delle due città, che da tempo condividono quest'avventura. Nel 2020 che stiamo vivendo, la ripresa di MITO prende un significato ancora più forte: fare di nuovo musica per tornare a vivere, superando le difficoltà. La rassegna ha scelto di resistere e di esistere, trasformando i vincoli in sfide, sapendo di essere un festival fortemente simbolico per la qualità della proposta artistica e per la sua storia popolare, seguito e amato dagli abitanti e dai frequentatori delle due città, oltre che parte dell’immagine internazionale di Torino e di Milano". Rimodulata e ripensata "in corsa" a seguito delle nuove regole dettate dalla pandemia, la manifestazione conserva, però, la sua fisionomia e l'identità ormai consolidate.
Gli oltre 80 concerti eseguiti nelle due città dureranno un’ora, si terranno al chiuso senza intervallo, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, e avranno tra le sedi di riferimento il Teatro Regio e il Conservatorio a Torino e il Teatro Dal Verme a Milano. Nel capoluogo piemontese i principali concerti serali saranno proposti e replicati alle 20.00 e alle 22.00, per consentire un più ampio accesso di pubblico; mentre in quello lombardo, dove la possibilità di afflusso del pubblico è maggiore in seguito all'ordinanza della Regione, manterranno l'orario unico delle 21.00. Gli appuntamenti pomeridiani si terranno alle 16.00 a Torino e alle 16.30 a Milano mentre i concerti serali nel territorio metropolitano inizieranno alle 21 in entrambe le città. I prezzi dei biglietti quest'anno saranno ancora più contenuti e accessibili: quelli per i concerti serali costano 10 euro (ma chi è nato dal 2006 in poi paga solo 5 euro), quelli per i concerti pomeridiani e per i bambini 5 euro e quelli per i concerti serali diffusi nel territorio metropolitano 3 euro.