Il Vine Surgery Team certificato Simonit&Sirch
Nasce il Vine Surgery Team certificato Simonit&Sirch, con squadre di pronto intervento che scendono in campo per salvare i vigneti dal Mal d’Esca, senza estirparli. Preparate ed equipaggiate in modo specifico, operano tempestivamente su richiesta delle aziende con interventi di Dendrochirurgia, una tecnica letteralmente “chirurgica”, che i Vine Master Pruners hanno messo a punto in questi anni per contrastare, appunto, gli effetti deleteri della più grave e diffusa malattia che colpisce i vigneti di tutto il mondo, e in particolar modo quelli europei.
Vite sopposta a Dendrochirurgia e risanata nel 2019 |
In 10 anni di lavoro e sperimentazione sono state operate 15.000 piante di 12 varietà (Sauvignon blanc, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Sauvignon, Pinot nero, Riesling, Malvasia Istriana, Sangiovese, Gruener Veltiner, Carmenere, Malbec) e altrettante regioni vitivinicole: Collio, Franciacorta, Montalcino, Champagne, Borgogna, Bordeaux, Mendoza, Kamptal, Steiermark, Pfalz, Istria e Maipo in Cile. Analizzando i dati raccolti, validati anche dall’Università e dall’Institut National de la Recherche Agronomique di Bordeaux (Inra), si evince che la Dendrochirurgia rallenta la progressione di sintomi di mortalità delle piante infette e che, nonostante quelle operate mostrino un vigore e una fertilità leggermente inferiori rispetto alle piante sane, la qualità delle uve è comparabile. Non è lo stesso per le piante infette non operate. "A titolo di esempio - precisa Simonit - basti dire che in 6 anni (dal 2011 al 2017) il 90% delle piante della cultivar Sauvignon bianco operate in Friuli sono tornate produttive. Se prima del 2011 ne venivano sostituite, a causa del Mal d’Esca, il 4,3% per ettaro, dopo il 2017 questa percentuale è scesa allo 0,07%. Tutto è nato anni fa, quando abbiamo pensato di sperimentare la Dendrochirurgia descritta da Ravaz e Lafon come praticata fin dall’antichità e applicata da Poussard alla fine dell'Ottocento con risultati molto incoraggianti. Grazie all’interessamento del prof. Denis Dubourdieu, già direttore dell’Istitut des Sciences de la vigne et du vin (Isvv) dell’Università di Bordeaux, prematuramente scomparso, l’abbiamo messa in pratica con strumenti moderni. Siamo stati i primi in assoluto a farlo, sia in Italia che all’estero. Siamo assolutamente soddisfatti di questi risultati, ma non ci fermeremo qui perché il nostro è un lavoro sempre in progress. Stiamo verificando, ad esempio, quale è il miglior periodo dell’anno per intervenire, con quanta frequenza dobbiamo farlo e quante piante può 'operare' al giorno una persona".Marco Simonit
www.simonitesirch.it