Torino: l’associazione Kaninchen-Haus e gli artisti del programma di residenza 2020 realizzato con il sostegno del ministero dei Beni Culturali e di Siae nell’ambito dell’iniziativa "Per chi crea" non rinunciano a presentare le opere realizzate a Viadellafucina16 e, nel rispetto delle regole imposte dal nuovo Dpcm, "aprono, dal 7 novembre 2020, una mostra chiusa" riservata esclusivamente ai 200 abitanti del condominio che la ospita. Un arazzo ricamato con le storie degli abitanti del palazzo, un tappeto dove ci si può sedere per ascoltare storie, pregare o mangiare, una finestra immaginaria sul passato, un percorso visivo nella vita quotidiana del quartiere, un dispositivo per misurare l’energia positiva e un bassorilievo composto dai fregi dei palazzi torinesi: con la mostra "gentilivicini", a cura di Piera Valentina Gallov, viadellafucina16 Condominio-Museo presenta le opere degli artisti che hanno preso parte al programma di residenza 2020 dedicato a giovani artisti italiani nell’ambito dell’iniziativa Per chi crea. Le regole imposte dal Dpcm appena varato dal governo rendono impossibile aprire la mostra al pubblico, ma gli artisti hanno deciso di allestirla ugualmente, pensandola esclusivamente per i circa 200 condomini che abitano lo stabile di Via S. Giovanni Battista La Salle 16 a Torino. "Pensare una mostra chiusa al pubblico esterno, ma fruibile soltanto da chi abita gli stessi spazi espositivi, è un gesto simbolico che vuole testimoniare quanto l’arte possa creare vicinanza, identità e offrire rifugio nei momenti di maggiore incertezza - sottolinea Brice Coniglio, artista e ideatore del progetto viadellafucina16 Condominio-Museo -. 'gentilivicini' è un progetto espositivo innovativo inserito in un format artistico come quello del condominio-museo, a sua volta unico e innovativo a livello internazionale".
viadellafucina16 è uno dei pochi progetti che è stato capace di conciliare istanze di rigenerazione sociale con una proposta artistica di alta qualità: oggetto di studio in contesti nazionali e internazionali, ha dimostrato di produrre vantaggi, materiali e immateriali, per lo stabile che lo ospita. Solo negli ultimi mesi, più di 70 inquilini di condomìni italiani ed esteri hanno contattato l’associazione Kaninchen-Haus con l’intento di adottare il format condominio-museo nel proprio stabile. Gli autori si trovano tuttavia a fronteggiare una situazione paradossale: da un lato il crescente interesse di istituzioni, artisti internazionali, enti pubblici e investitori privati che consentirebbe a quella che finora è stata una spericolata sperimentazione di trasformarsi in una vera istituzione e di contribuire concretamente alla rinascita dello stabile: dall'altro le tante difficoltà, soprattutto di ordine burocratico e di mediazione, che l'associazione e i suoi volontari hanno incontrato in questi anni, e che richiederanno, dopo questa esposizione, una pausa di riflessione e una sospensione delle attività per ripensare al futuro del progetto.Opera di Simona Anna Gentile