In ottemperanza al Dpcm del 16 gennaio 2021 che ufficializza l’apertura dei musei nelle regioni in zona gialla, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato annuncia che da mercoledì 20 gennaio torna ad accogliere i suoi visitatori, in piena sicurezza e con le proroghe delle mostre e progetti in corso: Jacopo Benassi. Vuoto, Protext! e Litosfera. Il museo è visitabile dal mercoledì al venerdì dalle 12 alle 20 (chiuso nel fine settimana). L’ingresso è gratuito per le prime due settimane, salvo la mostra Protext! a prezzo ridotto.
Cristiana Perrella (Photo Centro Pecci/Facebook) |
In occasione della riapertura sarà disponibile la pubblicazione di Nero Editions in due volumi: il catalogo della mostra con il testo critico delle curatrici Camilla Mozzato e Marta Papini, le interviste agli artisti, biografie e fotografie delle opere, e un secondo volume, un vero e proprio libro d’artista firmato da Marinella Senatore e introdotto da Cristiana Perrella. Tornerà visibile anche il progetto "Litosfera" – prorogato fino al 18 aprile – che mette in dialogo il video A Fragmented World (2016) di Elena Mazzi e Sara Tirelli con l’installazione ambientale Produttivo (2018- 2019) di Giorgio Andreotta Calò: due opere nate dal desiderio di rappresentare forze e materie che nel corso delle varie ere geologiche hanno dato forma al nostro pianeta. Proseguirà anche l’esposizione della nuova acquisizione RAID, video di Marcello Maloberti. Dato il grande successo di pubblico e critica, si è deciso di prolungare fino al 30 gennaio anche "Jacopo Benassi. Vuoto", la prima personale in un museo dedicata al fotografo ligure. La riapertura della mostra, accompagnata dalla pubblicazione del libro Fags, diventa l’occasione per rilanciare la campagna di fundraising: acquistando una fotografia di Benassi a tiratura limitata sarà possibile sostenere le attività del Centro pratese. In parallelo alla riapertura fisica delle sale del museo, prosegue il palinsesto digitale PECCI ON: un programma creato per alimentare il pensiero critico e il confronto con la scena culturale globale, ma anche un modo per sottolineare come un’istituzione d’arte contemporanea abbia la vocazione e il ruolo di catalizzatore per la propria comunità, di antenna che capta il presente attraendo idee, voci, artisti per leggere le evoluzioni del nostro tempo, restituendole amplificate al territorio e al mondo. In occasione della ripresa, per EXTRA FLAGS, sul pennone davanti al Centro verrà issata una nuova bandiera, quella di Jeremy Deller (Londra, 1966).Litosfera (Photo Facebook)
Intitolata A flag for a new Pangolin Nation, riporta quello che l’artista considera come l’animale forse più perseguitato al mondo, indicato da alcuni centri di ricerca come il probabile ospite intermedio che ha consentito il passaggio del virus Covid-19 dal pipistrello all’uomo. Dedicargli una bandiera è anche un commento sarcastico sulle strumentalizzazioni politiche nazionaliste e populiste generate dalla pandemia. Come sempre nel suo lavoro, Deller attiva anche qui un dialogo trasversale che cortocircuita tra significati opposti, creando un’immagine allo stesso tempo ironica e provocatoria, che rivela il rimosso dei nostri sistemi di convivenza ed espressione. Nonostante il suo approccio anticonvenzionale e controverso, l’artista è diventato un’icona dell’arte inglese, vincendo il prestigioso Turner Prize nel 2004 e rappresentando la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia nel 2013. Nel 2019 ha esposto al Centro Pecci il suo progetto Wiltshire Before Christ, realizzato in collaborazione con il marchio di streetwear Aries e il fortografo David Sims. Per rafforzare il legame con Prato anche in questi tempi difficili, da febbraio il Centro Pecci lancerà una promozione con i ristoranti della città: il coupon, distribuito nei locali aderenti, darà diritto a ricevere un ingresso omaggio per ogni biglietto acquistato per la mostra "Protext!".La collettiva Protext! (Photo Margherita Villani)