Per celebrare il suo 175° anniversario, Ulysse Nardin porta l’orologeria nel regno dell’immaginazione reiventando il cronometro marino. E lo fa con UFO che potrebbe essere un orologio da tavolo o da scrivania ma che in realtà è ben altro rispetto a questo. E’ una vera e propria rappresentazione meccanica oscillante del movimento delle onde. E’ il trait d’union tra passato, presente e futuro. Una volta ancora, Ulysse Nardin presenta, così, una nuova creazione del suo "laboratorio delle meraviglie".UFO racchiude tutta la storia orologiera della maison in un unico prodotto, dai cronometri marini del Diciannovesimo e Ventesimo secolo fino ad arrivare al Freak del 2001 e al Blast del 2020. E' assolutamente fuori da ogni schema. Vince la storia. Centosettantacinque anni fa, Ulysse Nardin era conosciuto per l’accuratezza e l’affidabilità dei suoi orologi e cronometri marini. Erano oggetti che vincevano premi, che conquistavano i primi posti nelle competizioni di cronometria degli osservatori sia di Ginevra che di Neuchâtel. Ma come proiettarsi nel futuro rimanendo lo stesso fedeli al desiderio di realizzare i migliori strumenti per misurare il tempo, rispettando lo spirito della sfida vinta da Ulysse Nardin nel 1846? "Dare nuova vita ad un orologio del passato utilizzando gli antichi codici per realizzare questo esemplare celebrativo non faceva parte delle nostre intenzioni creative. Al contrario, volevamo invertire la tendenza e fare un salto in avanti di 175 anni. Ulysse Nardin, infatti, guarda sempre avanti. Ci chiedevamo come sarebbe stato un cronometro marino progettato nel 2196", spiega Patrick Pruniaux, ceo del marchio di Le Locle. Con i suoi 663 componenti e tre diversi fusi orari, UFO è l’interpretazione futuristica di come i designer, gli ingegneri e gli orologiai della manifattura immaginano potrebbe essere un cronometro marino tra 175 anni. E' stato progettato per guidare gli esploratori del futuro, qualunque possano essere le condizioni del "mare che navigheranno".
Una fase della lavorazione di UFO |