Inoltre, come novità 2021, il Bernini ha deciso di dare il suo appoggio al progetto "Travel and Joy Urban Green Solution" ideato da Federica Borghi e realizzato da Icons Production. Nei prossimi mesi, Firenze e i suoi dintorni si trasformeranno in un hub di divulgazione culturale della sostenibilità. Le piazze, i musei, i luoghi storici che hanno risentito della chiusura pandemica apriranno i loro spazi ad eventi all'aperto, laboratori, conferenze, workshop per il pubblico e ospiteranno aziende e startup green da tutto il mondo. Si porta in città il concetto di Cm0, evoluzione del Km0. Una visione a cui il Bernini Palace aderisce consapevole di quanto le scelte individuali e collettive, in ogni ambito, possano contribuire a costruire un futuro migliore. Ma qui, nel cuore della culla del Rinascimento italiano, sono le pagine e gli aneddoti della storia a fare la differenza, valore aggiunto alla bellezza degli ambienti, come scrive Digital Gran Tour: "C’è una costante che non cambia mai: parallelamente alle aule parlamentari esistono luoghi informali dove i politici si incontrano e con discrezione tessono e disfano accordi e alleanze. Negli anni di Firenze capitale tutto questo avviene al Bernini Palace, all’epoca ribattezzato Hotel Columbia Parlamento. A favorire questa abitudine, la posizione comoda - si trova a pochi passi da Palazzo Vecchio, l’allora Parlamento - e l’eleganza dell’hotel, che precedentemente era noto come Albergo dello Scudo di Francia. Il palazzo si è appositamente rinnovato per assumere un aspetto all’altezza degli standard della borghesia italiana ed europea, fondendo gli stilemi architettonici rinascimentali con velluti, damaschi e interni di lusso. Tra i parlamentari c’è chi ci vive in pianta stabile e chi lo frequenta solo all’ora dei pasti. Intorno ai tavoli della buvette nascono lunghe conversazioni e si gettano le basi del prossimo trasloco, quello verso Roma".
E ancora: "Oggi la Sala Parlamento, dove si riunivano, è la Sala delle Colazioni. Un ambiente di grande effetto scenico, grazie agli arredi e soprattutto alle decorazioni di ispirazione risorgimentale, che raccontano la storia di quegli anni. Lungo le pareti si possono ammirare i volti dei grandi personaggi dell’epoca, all’interno di tondi affrescati: al centro troviamo Garibaldi circondato dai toscani, come l’ultimo ministro del Granduca di Toscana Neri Corsini, Giuseppe Montanelli, Cosimo Ridolfi, Vincenzo Salvagnoli e Manfredo Fanti. Non mancano ovviamente i piemontesi: Cavour, Gioberti, Balbo e Brofferio, Lamarmora e Valerio, con Giuseppe La Farina. C’è Daniele Manin, protagonista della Repubblica di San Marco del 1849, ma non si vede Giuseppe Mazzini: acceso repubblicano, rifiutò sempre di giurare fedeltà al re, e non entrò in Parlamento".
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Hotel Bernini Palace
Piazza San Firenze, 29 - (Piazza della Signoria)
50122 Firenze, Italia
tel: +39 055 288621
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