Santa Cecilia, pubblico in sala a Roma. Beatrice Rana

Il "risveglio della primavera", è proprio il caso di dirlo. Anche da Roma giungono buone notizie sul fronte del ritorno dei concerti dal vivo nelle grandi sale internazionali. "Torniamo a condividere l'emozione della musica dal vivo con l'Orchestra e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia: vi aspettiamo - annunciano dalla Capitale - dal 13 maggio al 12 giugno 2021 con i Concerti di Primavera nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica". Insieme all'ensemble orchestrale e al coro, protagonisti dei concerti saranno Beatrice Rana, Alpesh Chauhan, Carlo Rizzari, Alessandro Carbonare, Jakub Hrůša, Sergey Khachatryan, Kazuki Yamada e Luigi Piovano. Biglietti già in vendita sia on line sia al Botteghino dell'Auditorium Parco della Musica (aperto tutti i giorni dalle 11 alle 18). 
Beatrice Rana (photo pagina Facebook della pianista)
Giovedì 13 maggio alle 19,30, venerdì 14, sempre alle 19:30, e sabato 15 maggio alle 18:00 l'appuntamento di "apertura" della stagione dell'orchestra, sotto la direzione del maestro inglese Alpesh  Chauhan, è con il pianoforte di Beatrice Rana (Concerto n. 1 di Brahms) oltre che con la Sesta Sinfonia di Dmitrij Shostakovich. L’accesso in Auditorium sarà consentito previa misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner e solamente alle persone provviste di mascherina chirurgica o superiore (FFP2) in buono stato di conservazione. La stessa dovrà essere indossata sempre, anche durante tutta l’esecuzione del concerto. I posti sono nominativi e numerati in modo da rispettare ampiamente le distanze di sicurezza; non sarà consentito per nessun motivo occupare posti diversi da quelli assegnati, anche se liberi. Dopo Roma, Beatrice Rana si esibirà poi  - tra le altre date estive - al Lucca Festival e al Festival Pianistico internazionale di  Brescia e Bergamo e naturalmente sarà la protagonista assoluta del suo Festival "Classiche forme" a Lecce. A Luciano Fioramonti dell'Ansa ha anticipato: ''Ho appena eseguito il concerto di Brahms a Copenaghen. E' una partitura che amo moltissimo perché è di una intensità incredibile, tra le più ampie della letteratura pianistica... In questi mesi mi è mancata moltissimo la presenza del pubblico... Tornare con gli spettatori in sala fa molto effetto perché cambia completamente il tipo di interazione''. Per fine estate 2021 è attesa l'uscita  del suo ultimo disco per Warner Classics, interamente dedicato a Chopin.


Gli Archi di Santa Cecilia
La storia dell'Accademia di Santa Cecilia è fatta di coraggio ed evoluzione: "Fra il 1990 e il 2000 si è passati infatti da circa cento manifestazioni concertistiche l’anno alle attuali  duecentocinquanta, articolate in due stagioni, sinfonica e da camera, cui si aggiungono una stagione estiva, i Family Concert, rassegne di carattere divulgativo ('Tutti a Santa Cecilia', per bambini e ragazzi dall’età neonatale a quella scolare di ogni ordine e grado), di repertorio corale cameristico e polifonico oltre a festival tematici e tournée in Italia e all’estero, il Concorso internazionale di composizione Luciano Berio e il Premio internazionale 'Alfredo Casella'". Nel 1939 l’istituzione capitolina vede riconosciuto ufficialmente il suo ruolo dell’alta formazione musicale con una legge istitutiva dei Corsi di perfezionamento. Da allora si sono succeduti in cattedra prestigiosi docenti (fra gli altri Alfredo Casella, Franco Ferrara, Bernardino Molinari, Goffredo  Petrassi, Azio Corghi, Ivan Fedele, Benedetto Lupo) e numerosi allievi (tra cui Daniel Barenboim, Carlo Maria Giulini, Guido Turchi, Roman Vlad) hanno qui avviato prestigiose carriere. Il patrimonio storico, completamente riordinato e catalogato secondo le più moderne tecnologie, è stato trasferito a partire dal febbraio 2005 nella nuova bibliomediateca, uno spazio dedicato allo studio e alla consultazione di libri, partiture, spartiti, manoscritti, periodici, fotografie, documenti, registrazioni e altri materiali. Nel 2008 è stato inaugurato il MUSA, il Museo di Strumenti Musicali dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che possiede una delle principali collezioni italiane di strumenti, tra cui spiccca per qualità della fattura e importanza storica il violino "Toscano" costruito da Antonio Stradivari nel 1690. Tutti i pezzi più pregiati sono visibili nella galleria espositiva.

www.santacecilia.it

                                                                                                         a cura di Daniele Vaninetti