Soshana - artista dalla vita intensa e drammatica, nata a Vienna nel 1927 con il nome di Susanne Schüller, emigrata in America in seguito alle leggi razziali naziste - utilizza per la prima volta il suo nome d’arte nel 1948 per una mostra al Círculo de Bellas Artes dell'Avana. A Parigi, negli anni Cinquanta, usa come studio gli spazi che furono di Derain e Gauguin, conosce artisti come Brâncusi, Calder, Chagall, Ernst, Klein, Picasso, intellettuali come Sartre e, naturalmente, Giacometti con cui nasce una profonda amicizia A quest’artista esule e donna pittrice libera, che la stampa parigina definiva "Cassandra della tela", il Centro Giacometti di Stampa (Cantone Grigioni in Svizzera) dedica dal 4 luglio al 29 agosto 2021 la mostra "I volti di Soshana e Giacometti", a cura di Virginia Marano (Università di Zurigo), con allestimento dello Studio Alder Clavuot Nunzi Architekten GmbH ETH SIA (Soglio, Svizzera).
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Soshana: Giacometti (1962) |
Nel 1957 è invitata dal ministero della Cultura cinese a esporre al Palazzo Imperiale di Pechino. Nel 1959 visita e ritrae Albert Schweitzer in Gabon. Nello stesso anno avvia un sodalizio con il pittore italiano Pinot Gallizio e si avvicina al collettivo d'arte CoBrA, situandosi nel contesto dell’arte informale e astratta, influenzata da un forte interesse per la calligrafia giapponese e cinese. Compie numerosi viaggi in Messico, Caraibi, Thailandia, Bali, Australia, India, Nepal, Afghanistan e Iraq. Nel 1972 si trasferisce prima in Israele e poi a New York. Negli anni Ottanta ritorna a Vienna, dove riceve premi come il Merit Award, il Gold of the Province of Vienna e la Croce austriaca d'onore per la scienza e l'arte. Qui si spegne nel 2009. Il Centro Giacometti, gestito dall’omonima Fondazione, è un luogo culturale di informazione e documentazione sull’attività della famiglia di artisti Giacometti nella Val Bregaglia, Svizzera dei Grigioni. Allo stesso tempo il Centro organizza mostre di qualità e alto pregio didattico ed elabora percorsi tematici. In questo modo sostiene un approccio di conoscenza alla vita e alle opere delle personalità della famiglia Giacometti volto all’approfondimento e all’interdisciplinarietà. La Fondazione ne promuove una lettura in relazione alla Val Bregaglia, contribuisce a far apprezzare, documentare, ricercare, comunicare e conservare l’eredità lasciata dalla loro vita e dalle loro opere, perseguendo uno scambio culturale e di saperi a livello regionale, nazionale e internazionale. La Bregaglia, valle di lingua italiana nei Grigioni svizzeri, tra Lago di Como ed Engadina, è ricca di storia e bellezze naturali, con mille colori di prati e boschi stesi ai piedi dei grigi graniti di grandi montagne austere. Al fascino storico e naturale accompagna importanti tradizioni culturali che fra Otto e Novecento sono fiorite nella famiglia Giacometti, da Giovanni ed Augusto fino ad Alberto, Diego e Bruno. Tutti questi artisti, con Alberto al vertice, hanno assorbito l'anima antica della valle e si sono prepotentemente affacciati sulla scena della modernità europea, incarnandovi il cammino dell'arte moderna. Oggi la Bregaglia offre al visitatore un quadro di segreta bellezza in cui natura, storia e cultura si compongono in una miscela straordinaria.Soshana: Isaku Yanaihara (1956)
Gli Amici del Centro Giacometti presentano
I volti di Soshana e Giacometti
Memoria, Assenza, Trauma a cura di Virginia Marano
Più di trenta opere tra disegni e dipinti celebrano, negli spazi di un’avita casa Giacometti prospiciente l’atelier del celebre scultore svizzero, l’opera della pittrice austriaca Soshana e l’amicizia tra i due artisti
4 luglio – 29 agosto 2021
inaugurazione sabato 3 luglio, ore 15.00
Centro Giacometti
Strada cantonale 119
Stampa (Cantone Grigioni, Svizzera)
Orario ingresso: da martedì a domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17
Biglietti: adulti 5 CHF; ragazzi minori di 16 anni e Amici del Centro Giacometti gratis
Tel. +41 81 83401 40