Palazzo Grassi - Punta della Dogana presenta a partire da mercoledì 27 ottobre 2021 "Strappi", un progetto di cantiere di restauro aperto al pubblico di due dipinti murali di grandi dimensioni di Carlo Innocenzo Carloni (Scaria d'Intelvi, 1687 - Scaria d'Intelvi, 17 maggio 1775) che sino agli anni Ottanta adornavano le pareti di Palazzo Grassi. I dipinti "L’imperatore Federico II riceve dal Colleoni un salvacondotto per recarsi a Roma" e "Papa Paolo II riceve Colleoni e gli affida l’incarico di combattere i Turchi" saranno visibili nelle diverse fasi evolutive del loro restauro attraverso un programma di visite guidate condotte da mediatori culturali ogni mercoledì alle ore 11.00, 12.00, 15.00 e 15.45 a partire da mercoledì 27 ottobre.
Strappi, 2021 Palazzo Grassi (photo Matteo De Fina) |
"Strappi" si inserisce nell’ambito del percorso di ricerca e valorizzazione della propria storia intrapreso da alcuni anni da Palazzo Grassi a partire dalla serie di approfondimenti di narrazione e studio del periodo in cui - dagli anni Cinquanta sino agli anni Ottanta del Novecento - è stato il Centro Internazionale delle Arti e del Costume: un luogo di sperimentazione e ricerca voluto da Franco Marinotti, fondatore dell’azienda milanese Snia Viscosa e della donazione degli archivi del periodo successivo che hanno visto la proprietà e la gestione da parte della Fiat. "Strappi" è un progetto immaginato in due momenti che si sviluppa prima al secondo piano espositivo e, in un secondo tempo, nell’atrio del palazzo, dove erano allestiti prima degli anni Ottanta, offrendo l’occasione unica di scoprire da vicino come si svolge un restauro di tali opere murarie. Il pubblico potrà scoprire al piano superiore le operazioni più delicate che si svolgono orizzontalmente sull’opera ripristinandone la foderatura. Nei mesi successi, i dipinti murali saranno trasferiti nell’atrio piccolo di Palazzo Grassi dove il pubblico potrà osservare gli aspetti più dinamici dei lavori che riguardano direttamente la pellicola pittorica per restituirne l’originale splendore. Il progetto di allestimento concepito da Zaven sviluppa una narrazione in divenire attraverso l’utilizzo della forma quadrata suggerita dai dipinti e del colore, che investe gli elementi architettonici e d’arredo dello spazio di lavoro, ma anche gli abiti dei restauratori e dei mediatori culturali che accompagneranno il pubblico nella scoperta di queste opere e il loro ricomporsi nel tempo, specificatamente disegnati per l’occasione. Attraverso i dipinti murali Palazzo Grassi torna a raccontare un capitolo inedito della sua storia ricordando che da ormai settant’anni è centro di ricerca e di dialogo tra antico e contemporaneo. Il desiderio di mettere in scena le operazioni di restauro di un corpo di lavori settecenteschi muove proprio dalla volontà di ripercorrere la propria storia insieme al pubblico, aprendo le sale del cantiere di restauro, mostrandone la ritualità nella costruzione di un patrimonio collettivo materiale e immateriale. Questa iniziativa trova una sua controparte nella parallela operazione di restauro dei dipinti dell’Ottocento che adornano la Bourse de Commerce, testimoniando l’impegno della collezione nel recupero del patrimonio materiale comune nella visione di un rapporto fecondo con l’arte contemporanea.
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Restauro a cura diSeres Srl
Paolo Roma
Laura Ruggieri
Sara Savian
Martina Serafin
Marina Vece
Design Zaven
Realizzazione outfit Anthony Knight
Produzione arredi La Veneta mobili
Allestimento Tosetto
Progetto grafico Studio Leonardo Sonnoli