In continuità con "I pasticcini li porto io", mostra tenutasi a Roma nel 2020, Claudio Di Carlo, ospite del nuovo spazio espositivo pescarese GArt Gallery diretto da Francesco Di Matteo, presenta "Detto Fatto", mostra/installazione/happening a cura di Maria Arcidiacono. "Detto Fatto" costituisce il secondo appuntamento di un ciclo che, in questa occasione, vedrà protagoniste ben novantanove opere sulle quali convergono molti dei temi che hanno attraversato il percorso creativo dell’artista, arricchiti da nuovi lavori ispirati a pellicole cinematografiche, alcune delle quali individuate con veri e propri intenti autobiografici. |
Photo Monica Nobilio |
Il tutto servito sui classici vassoi da pasticcini, sapientemente trasformati in supporti solidissimi e parzialmente muniti della propria cornice dorata. Per volontà dell’artista, il pubblico si troverà partecipe di un vero e proprio happening orchestrato dallo stesso Di Carlo che da sempre predilige un coinvolgimento collettivo nei suoi progetti espositivi, musicali e culturali: dalle elaborazioni grafiche di Alessandro Gabini alla performance con Francesca Perti e Andrea Buccella, dal contributo di Andrea Moscianese, con una sua composizione, alle riprese video di Enrico Coppola mentre spetterà al tocco artistico del pasticcere Tony Renzi apporre la classica - e non solo metaforica - ciliegina sulla torta. "Capolavori e divi della Settima arte hanno invaso lo studio dell'artista, evocati a testimoniare narrazioni simili al reale, selezionati da un regista che ha conferito concretezza pittorica alla loro fragile evanescenza. Tra il luccichio di questi frammenti, trovano spazio quegli attimi ravvicinati di un erotismo svelato e sotteso, dettagli di una sensualità sfrontata, ingigantita e venerata mentre un autoritratto su tela, il centesimo lavoro in mostra, emerge dal passato, quasi a vigilare sul mantenimento di propositi mai dimenticati che troveranno un'eco nella performance inaugurale. Rinsaldando la propria libertà d'artista, il suo essere viaggiatore instancabile e curioso - anche quando si è fermato stabilmente in una delle città nelle quali ha abitato - Di Carlo ci apre le porte su un immaginario senza tempo, ricco di latitudini sconosciute con le quali ci invita a familiarizzare. Il suo paesaggio politico percorre un'ampia parabola che va dall'ideale libertario alla realpolitik del tempo presente, con uno sguardo fieramente privo di conformismi e condizionamenti che vuole mantenere viva la propria indipendenza militante". (
dal testo di Maria Arcidiacono).
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Photo Monica Nobilio |
Sabato 15 gennaio 2022, alle ore 18 in occasione del finissage, verrà presentato il catalogo della mostra che conterrà anche un contributo di Germano Scurti. Claudio Di Carlo nasce a Pescara: pittore, produttore, art director, vive e lavora tra Amburgo, Pescara e Roma. La sua vita d’artista, di natura poliedrica, inizia a Pescara negli anni ’70 e si dirama fra la comune di Ovada e le strade d’Europa. Arte, politica e poetica sono le sue linee guida: indipendente per vocazione. Punto di riferimento artistico è la galleria "Convergenze" a Pescara diretta da Peppino D’Emilio. Artista proteiforme che ha attraversato la pluralità delle esperienze controculturali e artistiche degli anni Settanta e Ottanta, Di Carlo è cresciuto nell’humus dell’anarchismo etico-politico, si è occupato di musica underground e di teatro di ricerca. Ha progettato spazi culturali, creato gruppi di intervento artistici, spettacoli multimediali, prodotto gruppi rap/rock, inventato e organizzato Festival, happening e performance e si occupa anche di musica elettronica. Il suo lavoro spazia, dunque, dalla fondazione dei gruppi Punk-rock Koma e R.A.F. (Frazione Armata Rock) nel 1977 al suo recente "Omaggio a Rossini - Già la luna è in mezzo al mare", lavoro esposto a Pesaro in Casa Rossini, alla musica elettronica del suo attuale gruppo "Hypervectorial System" con il compositore Gabriel Maldonado. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo e diversi sono i critici che seguono il suo lavoro. Dopo l’esperienza romana dell’Ice Badile Studio con 11 anni condivisi con Daniela Papadia, Emilio Leofreddi, Andrea Orsini e Ivan Barlafante, torna a sperimentare la sopravvivenza dell’essere senza uno studio, fino al 2020 dove apre il kKstudio a Pescara.
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Claudio Di Carlo
Detto Fatto
mostra/installazione/happening
A cura di Maria Arcidiacono
Con Andrea Buccella, Enrico Coppola, Francesco Di Matteo, Alessandro Gabini, Andrea Moscianese, Francesca Perti, Tony Renzi
Inaugurazione sabato 18 dicembre 2021 ore 18.00-21.00
GArt Gallery
Via Piero Gobetti 114 - Pescara
Tel. +39 349 7913885
www.gartgallery.it
Fino al 15 gennaio 2022
Orari: dal lunedì al sabato ore 17:30-20:00