L'urban heritage interior design di The Place Firenze
Da venerdì 18 marzo 2022 l'Urban heritage chic interior design di The Place Firenze torna a svelarsi al suo pubblico "internazionale" dopo rebranding e restyling di uno degli indirizzi più emblematici dell'offerta alberghiera della città. Una premessa è d'obbligo ed è quella dello studio Luigi Fragola Architects che ne "firma" il nuovo corso: "Per questa casa abbiamo preso ispirazione dalla chiesa di Santa Maria Novella, giustapponendo il vecchio con il nuovo. Ringiovanendola, l'abbiamo convertita in un boutique hotel dal patrimonio urbano e in un nuovo punto di riferimento per un soggiorno nel capoluogo toscano". Il risultato è un "nuovo mondo" dallo stile intimo e sofisticato - unico - ben visibile nel ridisegno degli spazi comuni. La stessa cosa - proprio per la riapertura - avviene con le nuove camere e suites che l’architetto Fragola ha ripensato e ridisegnato, in linea, ancora una volta, con le suggestioni "filtrate" dai materiali e colori della storia (e dell'arte) e in coerenza con lo spirito complessivo della nuova casa. Le "stanze" - oggi alleggerite, ariose e luminose - godono di una vista incomparabile sulla facciata del capolavoro Albertiano e sono pensate come veri ed eleganti spazi domestici. Raccontano, con moderni dettagli, il comfort di una esclusiva intimità fiorentina. Tra questi i grafici tessili d’autore di Rubelli per i tendaggi, ispirati al decoro della Piazza su gamme di verdi intensi polverosi. Gli antichi pavimenti in legno di recupero, montati in grandi formelle geometriche, e i pregiati scrittoi artigianali in pelle, sottolineano il "senso di casa” e descrivono - insieme ai caminetti ornamentali e ai comodi sofa in tenui gamme di verdi - l’inconfondibile stile del The Place Firenze. Gli schermi video 8K a scomparsa nell’arredo e l’impianto di diffusione sonora dai sistemi di domotica discretamente integrata negli arredi conferiscono agli ambienti anche il giusto tech-touch contemporaneo. In un mondo dell’ospitalità che è profondamente cambiato in questi anni, il Leading Hotel fiorentino mira a indicare e tracciare un nuovo, ed originale, percorso sulla mappa dell'accoglienza italiana ed a diventare un punto di riferimento per i viaggiatori che cercano non solo un luogo dove soggiornare, ma soprattutto un'elegante "casa lontana da casa" che permetta loro di entrare intimamente nella vita e nelle pieghe di una delle mete più belle del mondo.Un luogo speciale, aperto alla città e agli ospiti, dove intrattenersi ed incontrare, godere della splendida vista sulla piazza nel suo dehor "The Terrace" o condividere una serata tra un aperitivo signature nei suoi salotti con caminetto ed un piatto della più sincera cucina italiana, interpretata dallo chef Asso Migliore al The Kitchen & The Bar. Una cucina - quella del The Place Firenze - basata su un’accurata ricerca di ingredienti e fornitori di prossimità, nel pieno rispetto di una filosofia "Farm to table". E così ecco le paste artigianali, le selezioni di cru di olio della Fattoria di Maiano, come le uova, le verdure organiche o le carni di razze locali; tutto è scelto per garantire al meglio la genuinità, l’originalità e la salubrità del gusto. Guidata con personalità, sin dalle origini, da Claudio Meli, quest’elegante maison a cinque stelle è divenuta nel tempo - più che un esclusivo hotel - un "portale" di accesso ad un mondo segreto: la Firenze dietro le quinte degli artigiani, direttori di musei, aristocratici, chef, designer, artisti, enologi, pensatori e talenti creativi con cui pochi turisti hanno il privilegio di potersi connettere veramente. "Nel tempo e nel suo percorso, l'ospitalità è diventata un'industria - osserva Meli -. Non siamo noi, non siamo quell’idea di Ospitalità. Siamo una bottega artigianale. L'Umanesimo è nato a Firenze, mettendo l'uomo al centro dell'universo. E noi poniamo gli ospiti al centro del nostro universo. Questo è per me distillare l'essenza di 'The Place Firenze'".