Noblesse oblige. Ovvero la Costa Azzurra più autentica e, forse, meno modaiola: "Scoperta e lanciata da Cole Porter e F. Scott Fitzgerald, la località balneare di Juan-les-Pins si afferma a partire dal 1882. Comincia ad entrare nella leggenda della vacanza in Riviera negli anni Trenta del secolo scorso sotto l'impulso del miliardario americano Frank Jay Gould. La sua più grande eredità è la Pinède che dagli anni Sessanta prorompe sulla ribalta internazionale con il primo grande festival jazz", il più antico d'Europa, punto di riferimento assoluto anche per la celebre rassegna di Montreux, in Svizzera. Tornare a Juan-les-Pins, borgo di Cap d'Antibes, tra Nizza e Cannes, significa partire da questi celebri ricordi - cercando di collegarlo tra loro - ma anche da un mondo altrettanto simbolico per le vicende succedutesi in questo tratto di costa direttamente "dans l'eau". E' l'Hôtel Belles Rives (nella foto qui sopra la zona a mare), comproprietà, insieme al "Juana", dell'omonimo gruppo alberghiero.
Restaurant La Passagère |
Il decoratore Olivier Antoine si è divertito a lavorare sulle trasparenze, i lampadari cromati sono stati magistralmente restaurati, tutta l'ambientazione in stile Art Déco è stata conservata e valorizzata, comprese le grandi vetrate e gli specchi a parete o sospesi che con i loro riflessi giocano tra interni ed esterni, sino ad arrivare sulla splendida terrazza che conduce agli ombrelloni della spiaggia (tutto questo non si vede quando arrivi in albergo dalla strada costiera che lambisce posteriormente il palazzo. Pochi attimi e il mare, però, si spalanca davanti a te). La Pinede Gould di Juan les Pins è un altro omaggio alla storia. Non a quella della letteratura - stavolta - ma ai classici della musica nera. "Il primo festival 'Jazz à Juan', creato da Sidney Bechet, è stato l'evento che ha innescato la nascita di molti altri incontri simili che si sono rapidamente diffusi in tutta Europa negli anni Sessanta. Claude Nobs, inventore del grande appuntamento elvetico, disse una volta: 'Se non fossi passato da Antibes, Montreux non esisterebbe'. Il concetto era rivoluzionario. Per la prima volta il grande pubblico poteva scoprire i principali artisti della grande saga che il jazz era già diventato, con i suoi eroi in scena proprio qui, su quel palco di fronte al Mediterraneo... Già nel 1960 si tocca l'apice con uno straordinario concerto di Charles Mingus, poi inizia la 'storia d'amore' tra Ray Charles e questa 'pineta', quindi tocca alla 'rivelazione' Miles Davis nel 1963 con il memorabile duetto con Ella Fitzgerald. Nel 1968, dopo lo choc-Coltrane, inizia l'irresistibile periodo del free-style, prima che il Jazz Rock e la fusion raggiungessero il loro culmine nel 1976. Ma in Costa Azzurra è già momento di altre novità e anteprime: nel 1981 arrivano i grandi pianisti Petrucciani, McCoy Tyner, Chick Corea e Keith Jarrett; il pubblico scopre Al Jarreau mentre Sarah Vaughan e Michel Legrand dialogano tra loro: le interpretazioni di Carlos Santana e della grande Jessie Norman fanno scuola. Senza dimenticare, ovviamente, i favolosi concerti di tre dei più fedeli artisti di ritorno: Dizzy Gillespie, Stan Getz e Sonny Rollins".
George Benson (ph. Festival Jazz à Juan) |
a cura di Daniele Vaninetti.
Hôtel Belles Rives
33, bd Edouard Baudoin
06160 Juan-les-Pins
Cap d'Antibes
Tel. +33 4 93 61 02 79
Francia
www.bellesrives.com