Hôtel Belles Rives, Fitzgerald e il jazz a Juan-les-Pins

Noblesse oblige. Ovvero la Costa Azzurra più autentica e, forse, meno modaiola: "Scoperta e lanciata da Cole Porter e F. Scott Fitzgerald, la località balneare di Juan-les-Pins si afferma a partire dal 1882. Comincia ad entrare nella leggenda della vacanza in Riviera negli anni Trenta del secolo scorso sotto l'impulso del miliardario americano Frank Jay Gould. La sua più grande eredità è la Pinède che dagli anni Sessanta prorompe sulla ribalta internazionale con il primo grande festival jazz", il più antico d'Europa, punto di riferimento assoluto anche per la celebre rassegna di Montreux, in Svizzera. Tornare a Juan-les-Pins, borgo di Cap d'Antibes, tra Nizza e Cannes, significa partire da questi celebri ricordi - cercando di collegarlo tra loro - ma anche da un mondo altrettanto simbolico per le vicende succedutesi in questo tratto di costa direttamente "dans l'eau". E' l'H
ôtel Belles Rives (nella foto qui sopra la zona a mare), comproprietà, insieme al "Juana", dell'omonimo gruppo alberghiero.
Restaurant La Passagère
Al Belles Rives  - spiaggia e molo privati, ristorante stellato La Passagère, regno dell'executive chef Aurelien Vequaud, grandissima attenzione ai dettagli e alla bellezza delle cose (arredi e ceramiche inclusi) che si trovano solo qui - è iniziato il conto alla rovescia per l'undicesima edizione del Premio Fitzgerald, la cui giuria ha presentato il 24 marzo 2022 la selezione delle opere che si contenderanno la vittoria. Julian Barnes ("Romanzi", editore Gallimard), Fran Lebowitz Pauvert ("Pensa prima di parlare, leggi prima di pensare", Pauvert), Lana Del Rey ("Violette sull'erba a testa in giù", Seuil), José Carlos Llop ("Est", Chambon), Edward St Aubyn ("Doppio cieco", Grasset), Otessa Mohfegh ("La morte nelle sue mani", Fayard) si contenderanno la vittoria. Cerimonia di premiazione già programmata per venerdì 10 giugno 2022 in terrazza: una "cena degli scrittori" che "andrà in scena" proprio al centro dell'ex Villa Saint-Louis abitata dall'autore de "Il Grande Gatsby" a cui è intitolato anche il
 Fitzgerald Bar dell'Hôtel, annoverato nella ristrettissima cerchia degli Historic and Heritage Cafés d'Europa (basta entrarci per capire subito il perché).   

Il decoratore Olivier Antoine si è divertito a lavorare sulle trasparenze, i lampadari cromati sono stati magistralmente restaurati, tutta l'ambientazione in stile Art Déco è stata conservata e valorizzata, comprese le grandi vetrate e gli specchi a parete o sospesi che con i loro riflessi giocano tra interni ed esterni, sino ad arrivare sulla splendida terrazza che conduce agli ombrelloni della spiaggia (tutto questo non si vede quando arrivi in albergo dalla strada costiera che lambisce posteriormente il palazzo. Pochi attimi e il mare, però, si spalanca davanti a te). La Pinede Gould di Juan les Pins è un altro omaggio alla storia. Non a quella della letteratura - stavolta - ma ai classici della musica nera. "Il primo festival 'Jazz à Juan', creato da Sidney Bechet, è stato l'evento che ha innescato la nascita di molti altri incontri simili che si sono rapidamente diffusi in tutta Europa negli anni Sessanta. Claude Nobs, inventore del grande appuntamento elvetico, disse una volta: 'Se non fossi passato da Antibes, Montreux non esisterebbe'. Il concetto era rivoluzionario. Per la prima volta il grande pubblico poteva scoprire i principali artisti della grande saga che il jazz era già diventato, con i suoi eroi in scena proprio qui, su quel palco di fronte al Mediterraneo... Già nel 1960 si tocca l'apice con uno straordinario concerto di Charles Mingus, poi inizia la 'storia d'amore' tra Ray Charles e questa 'pineta', quindi tocca alla 'rivelazione' Miles Davis nel 1963 con il memorabile duetto con Ella Fitzgerald. Nel 1968, dopo lo choc-Coltrane, inizia l'irresistibile periodo del free-style, prima che il Jazz Rock e la fusion raggiungessero il loro culmine nel 1976. Ma in Costa Azzurra è già momento di altre novità e anteprime: nel 1981 arrivano i grandi pianisti Petrucciani, McCoy Tyner, Chick Corea e Keith Jarrett; il pubblico scopre Al Jarreau mentre Sarah Vaughan e Michel Legrand dialogano tra loro: le interpretazioni di Carlos Santana e della grande Jessie Norman fanno scuola. Senza dimenticare, ovviamente, i favolosi concerti di tre dei più fedeli artisti di ritorno: Dizzy Gillespie, Stan Getz e Sonny Rollins".

George Benson (ph. Festival Jazz à Juan)
"Jazz à Juan" non si smentisce e l'edizione 2022 (dal 6 al 19 luglio) ripropone in primo piano la musica e l'arte canora di George Benson, figura leggendaria della scena chitarristica hard-bop e interprete di canzoni pop come "Give Me The Night" e "Turn Your Love Around" con lp degli anni '60 e '70 come 'Breezin' (venduto in milioni di copie e primo album jazz a diventare Disco di platino). Il suo ultimo lavoro, "Walking to New Orleans" (Provogue), è un tributo a due musicisti recentemente scomparsi: Chuck Berry e Fats Domino. Riassumendo: un hotel "letterario" baciato dal sole e dal mare; un luogo leggendario per la letteratura mondiale; un festival musicale che dà lezioni a tutti gli altri. "Belle Rive", appunto, ma quelle che più meritano il viaggio. E la Provenza è a "soli" due passi con il suo "incredibile"  - altro - carico di storie di maestri, pittori e avanguardie. Arte e bellezza della collina si uniscono a quelle pulsanti sul mare. Basta cercarle, per scoprirle una a una.

                                                                                                     a cura di Daniele Vaninetti.  



Hôtel Belles Rives

33, bd Edouard Baudoin

06160 Juan-les-Pins

Cap d'Antibes

Tel. +33 4 93 61 02 79

Francia

www.bellesrives.com