Appena prima e durante la Biennale (67 Paesi partecipanti). Nel mentre di una guerra che - si spera - finisca presto. E dopo questa pandemia che non vuole "morire", forte di tutte le sue varianti. E così, in questo incertissimo 2022, l'arte, con la sua bellezza, si riafferma come uno degli antidoti più potenti contro l'ansia prodotta da tensioni geopolitiche e allarmi sanitari. E Venezia diventa per alcuni mesi la Capitale di questa speranza globale. Nella Serenissima il "potere" dell'espressività artistica va in scena su "mille" palcoscenici e tra questi si distingue la rassegna biennale MUVE Contemporaneo in programma dal 20 al 22 aprile 2022. Il suo fulcro vive nell'esposizione di Anselm Kiefer a Palazzo Ducale ma - tra le mostre programmate sino a fine anno - un altro snodo naturale è quello della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro con "Afro 1950-1970 Dall'Italia all'America e ritorno/From Italy to America and back", omaggio a uno dei grandi protagonisti della pittura italiana del secondo Novecento e alle sue relazioni ventennali con il mondo artistico americano.
Afro |
Anselm Kiefer portrait. Photo credit Georges Poncet |
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INSTALLAZIONE
Anselm Kiefer
Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2020-2021
Sala dello Scrutinio
Emulsione, acrilico, olio, gommalacca, resina, acciaio, zinco, piombo, filo metallico, foglia d'oro, legno cauterizzato, tessuto, terra, paglia, corda, carta, carta cerata, scarpe e carboncino su tela
Sala della Quarantia Civil Nova
Emulsione, acrilico, olio, gommalacca, legno cauterizzato, carboncino, libri bruciati e filo metallico su tela, dipinto in 7 parti. Dimensioni dell'installazione: 560 x 620 x 500 cm
Didascalie delle immagini:
ANSELM KIEFER
Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2022, installation view
© Anselm Kiefer
Photo: Georges Poncet
Courtesy Gagosian and Fondazione Musei Civici Venezia
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Anselm Kiefer
Il monumentale corpus di lavoro di Anselm Kiefer rappresenta un microcosmo della memoria collettiva, incapsulando visivamente una vasta gamma di allusioni culturali, letterarie e filosofiche - dal Vecchio e Nuovo Testamento, al misticismo della Cabala, alla mitologia nordica e il ciclo dei Ring di Wagner, alla poesia di Ingeborg Bachmann e Paul Celan. Nato durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, Kiefer riflette sull'identità e la storia della Germania del Dopoguerra, alle prese con la mitologia nazionale del Terzo Reich. Fondendo arte e letteratura, pittura e scultura, coinvolge i complessi eventi della storia e le epopee ancestrali della vita, della morte e del cosmo. Il suo sconfinato repertorio di immagini è parallelo solo all'ampiezza delle tecniche presenti nel suo lavoro. La sua opera comprende dipinti, vetrine, installazioni, libri d'artista e una serie di lavori su carta come disegni, acquerelli, collage e fotografie alterate. Gli elementi fisici della sua pratica - dal piombo, al cemento, dal vetro ai tessuti, alle radici d'albero ai libri bruciati - sono tanto simbolicamente risonanti quanto vasti. Integrando, espandendo e rigenerando immagini e tecniche, Kiefer porta alla luce l'importanza del sacro e dello spirituale, del mito e della memoria. Anselm Kiefer è nato nel 1945 a Donaueschingen, in Germania. Dopo aver studiato legge e lingue romanze, ha frequentato la Scuola di Belle Arti di Friburgo in Brisgovia e l'Accademia d'Arte di Karlsruhe, mantenendosi in contatto con Joseph Beuys. Le sue opere sono state esposte e collezionate dai maggiori musei del mondo, e tra le principali mostre si annoverano: "Bilder und Bücher" Kunsthalle Bern, Svizzera (1978); "Verbrennen, verholzen, versenken, versanden" West German Pavilion, 39a Biennale di Venezia, Italia (1980); "Margarete-Sulamith" Museum Folkwang, Germania (1981); Kunsthalle Düsseldorf, Germania (1984, poi all’ARC Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Francia; e all’Israel Museum, Gerusalemme); "Peintures 1983-1984" Musée d'Art Contemporain, Bordeaux (1984); e Art Institute of Chicago, Illinois (1987, poi al Philadelphia Museum of Art, Pennsylvania; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; e Museum of Modern Art, New York, fino al 1989). Tra le mostre museali si includono inoltre: "Bücher 1969-1990" Kunsthalle Tübingen, Germania (1990, poi al Kunstverein München, Germania; e al Kunsthaus Zürich, Svizzera, fino al 1991); Neue Nationalgalerie Berlin, Germania (1991); "Melancholia" Sezon Museum of Art, Tokyo (1993, poi al Kyoto National Museum of Art, Giappone; e all’Hiroshima Museum of Contemporary Art, Giappone); "Himmel-Erde" Museo Correr, Venezia (1997); e "El viento, el tiempo, el silencio" Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1998). Tra le personali più recenti compaiono: Guggenheim Museum Bilbao, Spagna (2000); "Maleri 1998-2000," Louisiana Museum of Modern Art, Humlebkæk, Danimarca (2001); "Die sieben Himmelspaläste" Fondation Beyeler, Basilea (2001); "I sette palazzi celesti" Fondazione Pirelli, Milano (2004); "Heaven and Earth" Modern Art Museum of Fort Worth, Texas (2005, poi al Musée d'Art Contemporain de Montréal, Québec; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D. C. e al San Francisco Museum of Modern Art, California, fino al 2007); Guggenheim Museum Bilbao (2007); "Sternenfall / Chute d'étoiles" Monumenta, Grand Palais, Parigi (2007); "Anselm Kiefer au Louvre" Musée du Louvre, Parigi (2007); Louisiana Museum of Modern Art, Humlebkæk, Danimarca (2010); "Shevirat Hakelim" Tel Aviv Museum of Art, Israele (2011); "Beyond Landscape" Albright-Knox Art Gallery, Buffalo (2013); Royal Academy of Arts, Londra (2014); "l'alchimie du livre" Bibliothèque Nationale de France, Parigi (2015); Centre Georges Pompidou, Parigi (2015); "Kiefer Rodin", Musée Rodin Parigi (2017, poi alla Barnes Foundation, Philadelphia, fino al 2018); "For Velimir Khlebnikov - Fates of Nations" State Hermitage Museum, San Pietroburgo (2017); and "Provocations" The Met Breuer, New York (2017); "Uraeus" Rockefeller Center, New York (2018); "Livres et xylographies" Fondation Jan Michalski, Montricher, Svizzera (2019); "Bøker og tresnitt" Astrup Fearnley Museum, Oslo (2019); "Anselm Kiefer à La Tourette" Couvent de La Tourette, Éveux, Francia (2019); "Hommage à Maurice Genevoix" Panthéon, Parigi (2020, in corso); "Pour Paul Celan" Grand Palais Éphémère, Parigi (2021).
Kandinsky, Zig zag bianchi |