Francesca Seralvo con l'enologo Stefano Malchiodi |
Da fine aprile a farla da protagonista è stata la pioggia, che ha compensato così la siccità dopo un inverno benevolo. Un luglio nella norma e un agosto caldo hanno permesso di recuperare il tempo perso, con temperature elevate, intervallate da temporali. Il risultato in bottiglia è un vino dalla grande eleganza e dalla buona concentrazione, espressivo dal naso pieno e ricco. Al palato? Tutto da scoprire proprio a Vinitaly. La ribalta fieristica è anche l’occasione per conoscere meglio l’ultimo nato di Tenuta Mazzolino, il Terrazze Alte, che nel nome porta origine e destino: fratello minore - solo anagraficamente - del Terrazze, nasce dalla vinificazione separata delle uve provenienti dalla parte alta delle vigne, segue una vinificazione identica mentre l’affinamento richiede qualche mese in più in vasca. Viene imbottigliato dopo la vendemmia successiva. Nasce così un vino di colore rubino delicato, ma brillante, con leggeri riflessi rosso mattone; al naso risulta intenso, con quegli aromi tipici da pinot nero con sentori di frutta rossa, arancia sanguinella e qualche nota speziata.Al palato è agile e regala un tannino equilibrato e vellutato. Elegante come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, è un interprete generoso e garbato del vocabolario enoico della Tenuta. Attenzione, qualità e passione si confermano le parole chiave di Tenuta Mazzolino. Una decina scarsa di etichette per 100.000 bottiglie l’anno sono i numeri di un’azienda vitivinicola che ha saputo differenziarsi nel panorama internazionale con vini di rara eleganza, grazie anche alla competenza di un team di esperti guidato da Kyriakos Kynigopoulos, enologo di fama internazionale e grande studioso di Pinot Nero e di Chardonnay. L’appuntamento per conoscere da vicino Tenuta Mazzolino e i suoi vini d’eccellenza è al Palaexpo Lombardia, stand B4.
www.tenuta-mazzolino.com