Friuli: come tutte le passioni, anche quella della famiglia Armani per i vitigni autoctoni non conosce barriere né tantomeno confini. Nata fra i chiaroscuri trentini del Monte Baldo e della Vallagarina, l’attrazione per le varietà indigene e ormai dimenticate si estende oggi nell’Alta Grave Friulana, a Valeriano, e dà vita al progetto Terre di Plovia. Là, dove il soffio dell’aria si raffredda sulle Alpi e sull’acqua del Tagliamento per correre poi tra le vigne, l’azienda ha portato il suo modo di lavorare - o meglio, di guardare - il vitigno, valorizzandone l’identità sia genetica sia geografica. "Cosa rende un vino grande con la G maiuscola? - si domanda Albino Armani - Non il prezzo, non la fama, non i punteggi della critica, ma la sua capacità di portare il peso di un’identità e di comunicare il territorio che lo rende unico, perché nessun posto, nessuna cultura, nessuna tradizione è replicabile altrove".
Albino Armani a Vinitaly 2022 |
Famiglia Armani in cantina |
www.albinoarmani.com